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Matteo Renzi strizza l'occhio ad Elly Schlein: "Se non ci sono veti..."

 Matteo Renzi

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Ritorno alle origini per Matteo Renzi. L'ex presidente del Consiglio apre alla segretaria del Partito democratico Elly Schlein e, quindi, al campo largo esibito alla festa dell'Anpi. Anche se l'ex sindaco di Firenze non ama definirlo Fronte popolare italiano. "Non usi questa espressione con uno come me, uno che è degasperiano fino al midollo: i conti con il Fronte Popolare li abbiamo fatti nel 1948 - ha affermatoil leader di Italia Viva -. Però, al di là delle battute, credo che Schlein stia seguendo un percorso intelligente dal suo punto di vista. Schlein al vostro giornale ha detto: non metto veti, non accetto veti. E su questo fa fare al Pd un grande passo in avanti. Perché nel 2022 l'accordo fra Partito Democratico e Italia Viva non si fece per una precisa scelta di risentimento personale di Enrico Letta".

Ma, come ha raccontato alla Stampa, il leader di Italia Viva ha un dubbio che gli passa per la mente. Il suo partito è infatti arrivato a un bivio: "Se non ci sono veti, Italia Viva deve decidere che cosa fare da grande - ha spiegato Renzi -. Siamo a un bivio: facciamo una Margherita 2.0 alleata con il centrosinistra? Per dirla di nuovo con De Gasperi: un centro che guarda a sinistra, perché tutti sanno – Elly per prima – che senza questo centro la sinistra non vince. Oppure facciamo un tentativo di ricostruire il Terzo Polo? Questa - ha poi aggiunto - è la scelta che Italia Viva dovrà fare adesso".

 

 

La virata a sinistra del senatore Renzi si traduce anche nell'attacco al presidente del Consiglio Giorgia Meloni, colpevole - secondo lui - di non essersi fatto valere nei tavoli europei. "Si è fatta fuori da sola. Ha preso i voti per contare in Europa e abbiamo visto che a Bruxelles non conta nulla. O meglio: contano solo le procedure d'infrazione. Da italiano - ha confessato Renzi - mi dispiace ma la responsabile dell'isolamento è solo lei".

 

 

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