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Massa, pestaggio in aula? Pd senza vergogna: per loro è colpa della Lega

Alessandro Gonzato
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Grande è la confusione sotto il cielo del Pd: prima la sezione locale dem ha condannato l’aggressione al leghista Filippo Frugoli, preso per il collo – questa la sua versione, ha mostrato i segni – dal collega del Pd Stefano Alberti al termine del Consiglio comunale di Massa; poi i consiglieri regionali dem della Toscana hanno rifiutato di sottoscrivere una mozione della Lega in cui veniva chiesto di condannare ogni tipo di violenza all’interno delle istituzioni; e ancora Alberti che in un primo momento si era detto dispiaciuto e disposto a chiudere la vicenda con una stretta di mano ha repentinamente ritrattato dicendo che in realtà l’aggredito è lui. Infine, ma chissà se lo spettacolo finirà qui, ieri i democratici sono tornati ad ammettere le colpe – o almeno così sembra – però con un gran colpo di teatro hanno affermato che la colpa è della Lega.

Questa la nuova puntata: «Restiamo fermi nella condanna della violenza, che sia fisica o verbale, praticata fuori e dentro le aule delle istituzioni. Tuttavia è nostro dovere affermare che dalla Lega non vogliamo alcuna lezione. Poche settimane fa», continua il comunicato, «abbiamo assistito a un’azione squadrista alla Camera perpetrata da alcuni deputati dello stesso partito di Frugoli ai danni di un deputato dei 5Stelle, e da nessuno è emersa una parola di scuse. In questo», sottolinea il Pd Toscana, «sta la differenza tra la nostra comunità e la loro: per noi la violenza è qualcosa da non praticare, mentre per loro è un mezzo; noi capiamo i nostri errori e chiediamo scusa, mentre per loro la becera aggressività è il pane quotidiano. Questi» - è qui che la frittata viene ribaltata (e cade a terra) - «sono gli stessi modi che sono stati messi in atto nel Consiglio comunale di Massa, in cui la maggioranza leghista ha imbavagliato la minoranza di centrosinistra. Questo clima ha portato all’ennesimo episodio di scherno e derisione dei nostri consiglieri, in particolare Alberti che è stato offeso duramente e personalmente, e poi provocato dal consigliere Frugoli». Insomma: il dem Alberti non avrebbe avuto scelto che prendere per il collo il bullo leghi sta.

 

La Lega di Massa replica: «Rifiutiamo categoricamente la seconda ricostruzione di Alberti. L’aggressione e le minacce ai danni del nostro capogruppo sono state reali e documentate. Siamo in grado di dimostrare la volontà di “spaccare i denti” espressa da Alberti, e ci sono video che dimostrano l’accaduto. Non è accettabile che il consigliere del Pd cambi versione: la seconda, probabilmente scritta da un avvocato, cerca un recupero impossibile. In precedenza Alberti stesso aveva confermato di aver aggredito Frugoli. La mancata presa di posizione del Pd rappresenterebbe un minimizzare comportamenti violenti che non possono essere tollerati in alcun contesto, men che meno istituzionale». Parlano tutti tranne Elly Schlein e i vertici dem: sss, silenzio, non disturbateli. Staranno in silenzio anche quando l’aggredito o presunto tale sarà di sinistra, non v’è dubbio.

 

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