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Il prof "fascista" del Pd? Prigionieri tra Cretinetti e Tontolini

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Il Pd è ossessionato dal “pericolo fascista” che s’annida in ogni piazza, strada, casa, albergo, scuola e asilo, in cucina, nella stanza da letto, nella doccia. Basta un fremito del braccio destro, una parola granitica che evoca il Ventennio, una posa mascellare che ricorda lo stile littorio e subito scatta l’emergenza democratica, la mobilitazione, il sit in, lo stato di agitazione in fabbrica e in redazione. L’ultima grave minaccia alla libertà è arrivata da un professore dell’Istituto Pirelli di Roma e le prove del complotto sono schiaccianti: le foto del saluto romano con i suoi alunni. Le fondamenta delle istituzioni hanno tremato. Scandalo! Orrore! Fascismo!

Forse sono pure trumpiani! E così è partita l’ennesima raffica di appelli dei vigilantes del progressismo, il professore e i suoi alunni in orbace vanno puniti e tutto questo è frutto di un certo clima tollerato dal governo Meloni. Ah, la destra, signora mia (...) 
 

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