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Tajani, sfogo durissimo: "Non ho doppia vita né due famiglie", bomba su Repubblica

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"Perché pensate sempre che Marina Berlusconi dica a Forza Italia 'fai così, fai colà'? Non è vero, non ci chiedono mai niente". Antonio Tajani, vicepremier, ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, in viaggio verso New York per l'Onu si sfoga con diversi quotidiani per rispondere principalmente a Repubblica, come già fatto nei giorni scorsi dalla stessa Marina, presidente di Fininvest.

Suo padre, sottolinea Tajani, "era capo del partito, loro sono imprenditori amici che ci sostengono. Io non sono uno strumento nelle mani di nessuno. FI non prende la linea da Mediolanum. È una calunnia infame sostenere che qualunque cosa facciamo è per i Berlusconi. Non ho una doppia vita, non ho due famiglie, non faccio vacanze di lusso, vado a Fiuggi". Parole che lasciano trapelare la tensione per quella che agli azzurri sembra una manovra a tenaglia organizzata da politica e stampa di sinistra per spaccare la maggioranza. Un gioco sporco, come le voci maliziose sull'incontro tra la stessa primogenita Berlusconi e Mario Draghi: "Vi fate dei film. Ovviamente se Marina mi dà una idea, io la ascolto. Gianni Letta? Fa quel mestiere, uomo Fininvest, non è un iscritto a FI. È un caro amico che mi dà spesso ottimi consigli". 

Quindi Tajani, dalle pagine del Corriere della Sera, affronta nodi di governo: "Se la tensione interna è dire che noi siamo contro la tassa sugli extraprofitti non è tensione. E non casca il governo se io faccio una proposta sullo ius scholae o scrivo a Calderoli sull’Autonomia. Il governo è stabile".  Se Matteo Salvini sarà condannato per Open Arms "nessuna ripercussione, non cambia nulla. E mi auguro che sarà assolto. Le condanne che contano sono quelle definitive. Io poi non trovo il fondamento giuridico dell’accusa dei pm, mi pare più una accusa finalizzata a ribaltare una posizione politica. Quella decisione sui migranti la prese l’intero governo Conte e non è possibile che il premier non ne sapesse nulla", sostiene Tajani riferendosi all'allora presidente del Consiglio del governo gialloverde, Giuseppe Conte

Passando al tema sull’assicurazione contro le calamità "per le famiglie deve essere facoltativa, non obbligatoria. Per le imprese è già in vigore dalla scorsa legge di Bilancio". Rispetto invece alla tassa sugli extra profitti delle banche, "noi spiega - abbiamo sempre detto no alle tasse imposte dall'alto. Se poi si può concordare con le banche affinché diano un aiuto, un contributo alle casse dello Stato, è un'altra cosa".

Sul sostegno all’Ucraina, infine "la nostra linea non cambia, il voto sulla risoluzione al Parlamento Ue non ha effetto giuridico. Anche gli americani non hanno dato il via libera all’uso delle armi occidentali in Russia. Invieremo il nono pacchetto di aiuti militari con i missili SampT, ma non possiamo avallare che Kiev bombardi Mosca. E Zelensky non si è mai lamentato".

 

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