Napolitano: festeggiare l'Italia unita non è uno spreco

Il presidente a bordo della portaerei "Garibaldi" per il discorso ufficiale di Genova
di Albina Perrisabato 8 maggio 2010
Napolitano: festeggiare l'Italia unita non è uno spreco
2' di lettura

L'Unità d'Italia non è in discussione. Si festeggia punto e basta. Il presidente della Repubblica oggi ribadisce che celebrare è un dovere. Checché ne pensi la Lega. «Le celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia non possono essere rivolte contro nessuna parte politica e non possono essere oggetto di polemica pregiudiziale di nessuna parte politica», ha detto infatti Lo nel discorso pronunciato a bordo della nave 'Garibaldi' alla Stazione Marittima di Genova. «Le celebrazioni -ha sottolineato il Capo dello Stato- non sono tempo perso e denaro sprecato ma fanno tutt'uno con l'impegno a lavorare per la soluzione dei nostri problemi». Facendo appello a un «forte spirito unitario» Napolitano ha ricordato che al processo unitario concorsero «diverse visioni, strategie e tattiche, componenti moderate e democratico-rivoluzionarie» e non mancarono «diffidenze e rivalità personali» ma su tutto prevalsero «gli imperativi del processo storico». Il presidente della Repubblica ha sottolineato il fatto che all'impresa dei Mille e alla formazione del sentimento di italianità concorsero italiani di tutte le regioni. Napolitano ha detto no ad una «rappresentazione acritica» del Risorgimento e ha affermato che «è giusto ricordare i vizi d'origine e gli alti e bassi» di questo processo ma anche che occorre combattere critiche mosse in base a «tesi storicamente infondate». Secondo il capo dello Stato è giusto «recuperare motivi di fierezza e orgoglio nazionale» di cui abbiamo bisogno per «tenere con dignità il nostro posto in un mondo che cambia». «Far rivivere nella memoria e nella coscienza del Paese le ragioni di quell'unità e indivisibilità con cui nacque l'Italia» ha detto Giorgio Napolitano, nel discorso di Genova, serve a offrire una «fonte di coesione sociale come base essenziale di ogni avanzamento, tanto del Nord quanto del Sud, in un sempre più arduo contesto mondiale».

ti potrebbero interessare

altri articoli di General