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Alessandro Giuli, il professore asfalta i contestatori: "Ripassatevi la Costituzione"

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Sessione finita per Alessandro Giuli. Il ministro della Cultura ha svolto e superato l'ultimo esame alla facoltà di Lettere e Filosofia de La Sapienza. Un 30 "meritato" in Teoria delle dottrine teologiche. "È andato benissimo. Il ministro era preparatissimo ma abbiamo anticipato per motivi di ordine pubblico l'esame alle 8, è stato una trentina di minuti e non posso che fargli i complimenti", ha spiegato il professore Gaetano Lettieri.

Ma l'ultimo esame di Giuli è stato "macchiato" dalla protesta di un collettivo studentesco. "È un insulto che proprio in questa facoltà, dove due studenti antifascisti sono stati uccisi, venga un ministro della Cultura con radici storiche e politiche legate a Meridiano Zero", ha detto al megafono un manifestante. Gli studenti tengono uno striscione con scritto "Giuli lo bocciamo noi! Bocciamo il fascismo e la cultura del precariato. Per una nuova cultura". Sui loro cartelli: "Da Franceschini a (San)Giuli(ano) PD e fascisti contro la cultura", "Ieri Meridiano Zero oggi Med-Or. Basta fascisti e guerrafondai", "Mic e Mur ci vogliono precari". Sventolano una bandiera di Cambiamo Rotta e della Palestina.

 

 

Ai manifestanti ha risposto il professor Lettieri, invitandoli a "ripassare gli articoli della Costituzione, l'articolo 3, l'articolo 9 e gli articoli 33 e 34". Questo articoli garantiscono a ogni cittadino di qualsiasi idea politica il pieno sviluppo della propria personalità e ciò che caratterizza l’università statale è concedere a ogni cittadino piena libertà di ricerca, di studio e di formazione. Quindi – ha sottolineato il professore – pretendere di impedire a un cittadino italiano di sostenere un esame e di compiere gli studi è fascista e qualsiasi pretesa di limitazione dei valori della Costituzione è illegale”.

 

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