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Ilaria Salis, la sparata sulle occupazioni fa insorgere FdI: "Schlein cosa aspetta a dissociarsi?"

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"L’unica vera politica per il diritto all’abitare che esista in questo Paese": così Ilaria Salis ha definito le occupazioni abitative. In un lungo post sui social, intitolato "Giambellino, la criminalizzazione della lotta per la casa", l'eurodeputata eletta con Avs ha pubblicato alcune immagini del cortile di un caseggiato Aler (Azienda Lombarda Edilizia Residenziale) nel quartiere Giambellino, nella periferia di Milano. Per l’attivista, accusata di aver occupato abusivamente una casa popolare a Milano in passato, "la narrazione secondo cui l’occupante ruberebbe casa alla signora anziana serve solo ad alimentare la guerra tra poveri e a sollevare gli enti gestori dalle proprie gravi responsabilità. Non descrive minimamente la realtà dei fatti". 

"Alle volte - ha proseguito l'ex insegnante, detenuta per oltre un anno in Ungheria - capita che, in quartieri periferici e trascurati come il Giambellino, un gruppo di persone diventi una comunità solidale. Questa comunità cresce, si organizza e reagisce all’abbandono e all’ingiustizia con azioni concrete: si apre un doposcuola, una mensa popolare, una scuola di italiano; si creano momenti di sport e socialità e occasioni in cui, tutti insieme, si fa manutenzione nei cortili e nelle abitazioni. Spazi dove normalmente si sopravvive appena diventano luoghi in cui vivere bene. Gli occupanti eliminano muffa e sporcizia, imbiancano le pareti e cambiano i sanitari, questi ultimi spesso distrutti da Aler stessa per scoraggiare le occupazioni e impedire le assegnazioni allo scopo di fare delle case vuote oggetto di speculazione edilizia. Quegli spazi degradati tornano ad essere luoghi accoglienti che possono ospitare la vita". 

Le sue parole hanno fatto insorgere diversi esponenti del centrodestra. "Continua la sagra delle proposte nefaste - ha scritto in una nota il capogruppo di Fratelli d'Italia Tommaso Foti -. L'illegalità è una piaga da condannare, così andrebbero puniti coloro che, oltre a dar corso ad attività illecite, le promuovono con la propaganda. Siamo di fronte a una situazione grottesca: all'evidenza dimentica di essere componente di un'istituzione prestigiosa, la Salis si mostra nella veste di attivista di un centro sociale. Ancora non riusciamo a credere come la sinistra italiana non abbia preso definitivamente le distanze da un rappresentante politico che - con l'appello per la liberazione di Maysson Majidi, arrestata con l'accusa di essere una scafista, e il ridimensionamento a 'caso politico' del lancio di una molotov contro la sede di Leonardo a Palermo da parte di Luigi Spera - pensavamo avesse raggiunto il fondo. Ma è pur vero che l'esperienza ci insegna che con la Salis al fondo non c'è limite".

 

Sconcertato anche il vicepresidente vicario di FdI in Senato, Raffaele Speranzon, che ha scritto: "Ilaria Salis dovrebbe vergognarsi". E ancora: "Mi permetto di ricordarle che la proprietà privata è un diritto inalienabile e un pilastro della civiltà occidentale. Mi chiedo cosa ne pensano di questa terrificante visione tutti quei cittadini perbene che con il sudore della fronte hanno acquistato una casa, o cosa ne pensano tutti quegli italiani in difficoltà che attendono con pazienza l'assegnazione di una casa popolare. Invito Schlein e tutto il campo largo a prendere le distanze da queste posizioni deliranti della 'compagna' Salis". Lo stesso invito a Schlein lo ha lanciato anche Carlo Fidanza, capodelegazione di FdI al Parlamento europeo: "Salis è un’europarlamentare di Avs, parte integrante del 'fu campo largo'. Cosa aspettano Schlein e compagni a prendere una volta per tutte le distanze dai deliri della Salis e dal partito che l’ha candidata e fatta eleggere?”.

 

 

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