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Treni, Italia nel caos? "Un chiodo piantato sul cavo": l'errore dietro una giornata da incubo

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"Un errore di una ditta privata" che "stanotte ha piantato un chiodo su un cavo": il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini ha chiarito i motivi del caos ferroviaro che oggi, mercoledì 2 ottobre, ha paralizzato tutta Italia. Nel nodo di Roma, in particolare, la circolazione è rimasta ferma dalle 6.30 fino alle 8:45 circa. Circostanza che a causa dell'effetto domino ha determinato rallentamenti a cascata su tutto il territorio nazionale, con ritardi fino a 4 ore, variazioni e cancellazioni. Un bilancio provvisorio era di oltre 100 treni cancellati.

Trenitalia nelle scorse ore aveva parlato di "una disconnessione degli impianti". Poi Fs ha riferito che dalle 9.30 "la circolazione ferroviaria" è "ripresa gradualmente nel nodo di Roma dopo l'intervento dei tecnici di Rfi". Il tutto si è tradotto in una giornata infernale per quel che riguarda i trasporti su rotaia in Italia.

Parlando con i giornalisti a margine del question time alla Camera, il leader della Lega ha spiegato: "Il tempo di reazione di fronte a questo errore non è stato all’altezza che la seconda potenza industriale d’Europa deve avere. Il privato ne risponderà". Insomma, si poteva fare di meglio. Poi ha fatto sapere che durante la cabina di regia con Ferrovie dello Stato "ho chiesto che emergano le responsabilità e chi ha sulla coscienza i disagi creati oggi a migliaia di persone ne dovrà rispondere". E ancora: "Ci stanno lavorando gli ingegneri. Ho chiesto, a questo punto, una verifica delle centraline di alimentazione in tutta Italia perché non è possibile che un errore di un privato possa fermare mezza Italia". Il ministro, comunque, ha promesso che andrà fino in fondo: "Ho chiesto nomi, cognomi, indirizzi, codici fiscali di quelli che non hanno fatto il loro lavoro. Quando si arriverà a una conclusione lo saprò e lo saprete".

Con queste parole, dunque, Salvini ha replicato agli attacchi scomposti della sinistra, che ha approfittato della situazione per attaccarlo. "Quanto accaduto questa mattina all'Alta velocità è intollerabile. Raro o no, è incredibile che un singolo guasto spacchi in due il paese e blocchi l'intera rete ferroviaria italiana. Da quando Salvini è ministro c'è un disservizio al giorno: si prenda le sue responsabilità e si dimetta", ha detto la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva. Polemico anche Matteo Ricci, europarlamentare del Pd: "Un guasto agli impianti delle stazioni di Roma Termini e Tiburtina manda in tilt l'intera rete ferroviaria italiana. Cercasi ministro dei Trasporti disperatamente. Salvini, non si può andare avanti così". 

 

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