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Riccardo Ricciardi: "L'Olocausto fu con Germania pacifica"

Alessandro Gonzato
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Forse voleva avvicinarsi ad alcuni suoi predecessori, da quelli che vedevano tunnel inesistenti (Danilo Toninelli allora ministro delle Infrastrutture) a chi era convinto che la Russia fosse un Paese del Mediterraneo, Pinochet un dittatore venezuelano e chiamava «Mister Ping» il presidente cinese Xi Jinping (Luigi Di Maio, ex ministro degli Esteri). Dilettanti! Il deputato grillino Riccardo Ricciardi, al secondo giro in parlamento ed ecco forse perché Grillo voleva il limite dei due mandati, li ha superati di gran lunga, e non era facile.

«Vi do una notizia», aveva esclamato mercoledì alla Camera il Ricciardi per biasimare l’operato di Israele, «chi nella storia ha fatto l’Olocausto è stata una democrazia». Giusto, bravo: il democratico Terzo Reich. Ma sì, a volte quell’Adolf là aveva dei modi un po’ sbrigativi per liberarsi delle persone a lui sgradite, che invero non considerava persone ma ognuno è fatto a modo suo. E che accanimento da parte della Storia su quegli Himmler e Göring; e vabbè, una settimana prima del voto prese fuoco accidentalmente il Reichstag, vennero soppresse libertà civili, ci furono raffiche di arresti, le milizie controllavano che i cittadini votassero per quell’emergente coi baffetti, ma era tutto in nome della democrazia.

 


Ieri il nuovo fenomeno mediatico e no dei Cinquestelle ha scritto subito un nuovo capitolo della sua già leggendaria carriera politica: ospite dell’“Aria che tira”, su La7, si è così distinto nello studio di David Parenzo: «Hitler nel 1933 ha vinto le elezioni in modo democratico». Misto di gelo e disperazione in studio. Dopodiché il Ricciardi ha ripreso: «Il voto del ’33...». Parenzo: «Ricciardi, un errore capita a tutti, andiamo avanti». Ricciardi: «Ma quale errore!». Il grillino rilancia: «Io penso... Io penso... La democrazia nella Storia ha fatto determinate cose». Cose -cosa, Ricciardi, camere a gas democratiche? Il pentastellato è in trance agonistica: «Io penso che Israele oggi sia legittimato a fare determinate cose perché è una democrazia, quindi se sei democratico bene o male sarai sempre meglio di chi ti sta attorno». Parenzo ci ha riprovato: «Ma guardi che la Germania non era una democrazia...». Niente. Ricciardi non è convinto. Nel suo sussidiario c’era scritto dell’altro. C’è chi, come il sottoscritto, in diretta ha ipotizzato che fosse il sussidiario di Topo Gigio. Chiedo scusa al paffuto roditore.

 

 

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