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Salvini-Orban, il patto a Pontida: ecco il comitato per la difesa dei confini

Adolfo Valla
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Oggi e domani sul fondale del palco che domina il prato di Pontida campeggerà la scritta «Non è reato difendere i confini». Sarà lo slogan del raduno leghista e il significato è piuttosto chiaro: dimostrare al leader Matteo Salvini che il popolo della Lega è con lui nella vicenda del processo di Palermo.

A tal proposito la giornata di domani vedrà la nascita di un “Comitato per la sicurezza dei Confini”. Lo annuncia una nota della Lega nella quale si precisa che «chi parteciperà al raduno riceverà gratuitamente la tessera da socio fondatore» del comitato. Si tratta - spiegano da via Bellerio- di un attestato per confermare la propria vicinanza al leader e la determinazione di difendere i confini». Dalla nota si apprende anche una prima lista degli ospiti: «Ci sarà il portavoce di Vox, José Antonio Fùster, oltre a big come Viktor Orban e Geert Wilders», oltre ai francesi Marine Le Pen e Jordan Bardella e altre delegazioni europee facenti parte della famiglia dei Patrioti, che interverranno con un video messaggio.

 

 

 

Proprio di Patrioti - e del loro approdo a Pontida - ha parlato il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga: «Sono state invitate le forze politiche che fanno parte del gruppo parlamentare europeo della Lega, i Patrioti, di cui Orban è il fondatore. È normale che in tutte le famiglie politiche europee, all’interno dei partiti che le compongono abbiano diversità profonde, all’interno dello stesso Ppe, dei socialisti. Non possiamo equiparare i gruppi parlamentari europei a quelli nazionali».

Poi il governatore del Carroccio ha ricordato come «noi nasciamo e continuiamo ad essere fortemente autonomisti e federalisti perché vuol dire valorizzare le specificità: raccontando la verità ai cittadini riusciremo a fargli capire l’importanza dell’autonomia differenziata e finalmente anche a non continuare a umiliare nei racconti il Mezzogiorno, che ha tutte le capacità e le potenzialità e le teste per mettere in campo l’Autonomia differenziata e trarne un enorme vantaggio».

 

 

 

Pontida, come ha ricordato Fedriga, non sarà solo la difesa dei confini, ma anche la celebrazione dell’Autonomia approvata. La notizia dell’inizio delle trattative tra il governo e le Regioni del Nord sulle materie che non necessitano della definizione dei Lep ha galvanizzato tanto i governatori quanto la base leghista, che potrà così festeggiare un traguardo storico. Il tutto al netto di quanto deciderà la Corte Costituzionale (in ballo ci sono i ricorsi della Sardegna e delle altre Regioni guidate dal centrosinistra) e in seguito l’eventuale referendum abrogativo lanciato sempre dalle sinistre. Particolarmente carico è Attilio Fontana che sui social scrive: «Domenica si torna a Pontida! Un evento che da sempre mette al centro la politica per il bene delle comunità e dei territori che si è chiamati ad amministrare. Quest’anno condivideremo insieme il grande traguardo dell’inizio dei negoziati per l’Autonomia».

Sul prato domenica è prevista una partecipazione massiccia di militanti e simpatizzanti. La manifestazione - che avrà inizio alle 10 e dovrebbe concludersi attorno alle 13.30/14 con il comizio di Matteo Salvini -, vedrà salire sul palco oltre alle delegazioni straniere anche i ministri leghisti al governo, i governatori, i capigruppo di Camera e Senato e il capo delegazione al parlamento europeo.

 

 

 

Sulla partecipazione ha fatto il punto Fabrizio Cecchetti, commissario della Lega in Lombardia, regione che come al solito farà la parte del leone in fatto di presenze: «Ci prepariamo ad un’edizione storica del raduno di Pontida dove, dai numeri che stiamo raccogliendo dalle nostre sezioni, saranno più di 10mila i partecipanti provenienti dalle province lombarde, ma questo numero - prosegue Cecchetti - andrà aumentando ulteriormente considerando che arriverà autonomamente con mezzi proprie».
Per questo secondo l’onorevole «questa Pontida 2024 si annuncia come una delle più affollate e più sentite di sempre e dal nostro sacro prato la base lancerà un messaggio chiaro a Matteo Salvini: siamo tutti con te, pronti a seguirti fino in fondo, senza lasciarti mai solo!».

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