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Pro Pal a Roma, "andate in Iran a manifestare": insorge la destra

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"Ai figli di papà che giocano a fare i rivoluzionari dico: se siete così rivoluzionari andate in Iran a manifestare": Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione di FdI, lo ha detto a proposito della manifestazione pro Palestina a Roma. Manifestazione organizzata con l'obiettivo di dire stop alla guerra lanciata da Israele contro Gaza e Libano e finita in duri scontri con la polizia. Il corteo da piazzale Ostiense verso viale di Porta Ardeatina, non autorizzato dalla Questura, è stato bloccato dalle forze dell'ordine. Agenti, blindati e idranti si sono posizionati in tutti gli accessi alla piazza. Scomposta la reazione dei manifestanti, che hanno lanciato bombe carta, sassi e anche un palo contro i poliziotti, i quali hanno risposto con gli idranti. 

"Pensare che sia un diritto andare in piazza è giusto, noi siamo andati per primi anche a dire cose scomode, ma lo si fa rispettando le regole", ha aggiunto Donzelli. A dire la sua anche il vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Alfredo Antoniozzi, che ha lanciato un appello ai manifestanti: "È legittimo in democrazia criticare qualsiasi governo, quindi anche quello israeliano, purché non si scada nell'antisemitismo e nella violenza. Chi manifesta sappia isolare i violenti e sappia esercitare il suo diritto al dissenso che non contempla la denigrazione, le offese al popolo ebraico. Se si contesta l'amministrazione Biden non si contestano tutti gli americani e questo vale per chiunque, per cui il mio invito è che siano manifestazioni di democrazia e non violenza: ricordiamoci che solo così si può dare un contributo politico". 

"Le immagini che arrivano dalla manifestazione di Roma sono terribili, con slogan e cori inaccettabili e un clima di odio scellerato - ha dichiarato in una nota la deputata della Lega, Simonetta Matone -. Nulla a che vedere con quello che invece sarebbe potuto essere, e cioè un momento per commemorare chi ha perso la vita nell'aggressione terrorista contro Israele del 7 ottobre. Li ricorderemo domani, a Pontida, in un appuntamento pacifico e democratico, in cui ribadiremo anche il nostro pieno sostegno al popolo di Israele".

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