Di Battista perde il controllo per Greta Thunberg: "Le bestie di Satana"

Tutti contro Israele: il sequestro della Freedom Flotilla fa "impazzire" l'ex deputato, per il capogruppo di Avs sono "crimini di guerra in alto mare"
lunedì 9 giugno 2025
Di Battista perde il controllo per Greta Thunberg: "Le bestie di Satana"
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Il sequestro da parte dell'esercito israeliano della Madleen, la nave della Freedom Flotilla Organization che era diretta a Gaza con l'europarlamentare francese Rima Hassan e l'eco-attivista Greta Thunberg tra l'equipaggio a bordo è diventato come prevedibile un caso diplomatico internazionale. E anche la politica italiana si scalda, con Alessandro Di Battista e il suo ex partito, il Movimento 5 Stelle, tra i più violenti nell'attaccare Israele.

"Le bestie di Satana in divisa israeliane che obbediscono agli ordini delle bestie di Satana in giacca e cravatta al governo in Israele hanno rapito l’equipaggio della Freedom Flotilla, un veliero umanitario diretto a Gaza - recita il post su Facebook di Di Battista, ex deputato grillino e oggi pasionario sui social e in tv, ospite quasi fisso a DiMartedì su La7 -. Questa è l’ennesima prova di quello che è diventato lo Stato di Israele, uno Stato genocida infestato dal nazional-sionismo, il cancro del mondo". Un po' più contenuto dal punto di vista verbale il comunicato dei parlamentari 5 Stelle delle Commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato: "Il governo italiano, che tanto si dice attento agli aiuti umanitari ai superstiti del genocidio di Gaza, non può rimanere in silenzio di fronte all'azione sfacciatamente illegale di Israele contro l'imbarcazione Madleen della Freedom Flotilla che portava aiuti umanitari a Gaza. Abbordare e sequestrare un'imbarcazione umanitaria civile in acque internazionali è una violazione del diritto internazionale, come lo è impedire l'accesso di aiuti umanitari. Ci aspettiamo una durissima condanna da parte del governo italiano, a cui per questo abbiamo rivolto un'interrogazione parlamentare urgente". 

Di "crimini di guerra in alto mare" parla invece Peppe De Cristofaro, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra e presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama. "Usare agenti chimici contro civili disarmati è un crimine di guerra. Rapire cittadini stranieri in mare aperto è pirateria. L'Europa guarderà altrove anche stavolta? Noi no. Esigiamo che l'equipaggio sia immediatamente rilasciato. Israele non può continuare a restare impunita". 

Anche le segreterie internazionali si sono messe in moto. Il Ministero degli Esteri spagnolo ha convocato l'Incaricato d'affari dell'ambasciata israeliana a Madrid per "protestare" formalmente contro il sequestro della Madleen, bordo della quale viaggiava anche un attivista spagnolo, Sergio Toribio. Dalla Spagna ad Ankara, con il Ministero degli Esteri della Turchia che attacca: "Questo odioso attacco del governo Netanyahu, che minaccia anche la libertà di navigazione e la sicurezza marittima, ha dimostrato ancora una volta che Israele è uno Stato terrorista". 

Secondo una nota del gruppo The Left al Parlamento europeo, a cui appartiene l'eurodeputata Rima Hassan, il fermo e il sequestro dell'imbarcazione Freedom Flotilla "effettuato al di fuori delle acque territoriali israeliane, costituisce una palese violazione del diritto internazionale, compreso il diritto marittimo e umanitario. L'arresto dei membri dell'equipaggio e la confisca degli aiuti destinati a una popolazione in grave difficoltà umanitaria sono inaccettabili e fanno chiaramente parte di una strategia più ampia, volta ad affamare e massacrare i palestinesi a Gaza, nascondendo al mondo i crimini di guerra israeliani". The Left "esprime la sua più ferma condanna in seguito all'intercettazione, avvenuta questa mattina presto, da parte delle autorità israeliane della Freedom Flotilla, una nave che trasportava aiuti umanitari destinati alla popolazione civile di Gaza, sottoposta a un blocco totale e alla fame forzata dal 2 marzo 2025. A bordo della nave c'erano 12 operatori umanitari e attivisti pacifici impegnati in una missione strettamente civile e non violenta".