Siparietto ai seggi tra Carlo Calenda e gli scrutatori. Il senatore di Azione è andato al seggio a Roma per votare ai referendum, ma è stato "rifiutato". Il motivo? La sua scheda elettorale presentava tutti i timbri esauriti. Ecco allora un momento di lieve imbarazzo, in cui uno degli scrutatori ha spiegato la procedura: "Vada in via Petroselli, le rifanno subito la scheda". E così ha fatto: Calenda è andato a Via Petroselli a ritirare una nuova scheda elettorale e ha votato.
All'uscita dal seggio, Calenda ha commentato: "Sono andato a votare e avevo anche la scheda esaurita. Detto questo, sono un senatore eletto: è giusto che chi è eletto vada a votare. Dopodiché sui referendum è una lunga prassi. Chi vuole andare va, chi non vuole andare non va: vuol dire che non è d'accordo con i quesiti e non c'è nulla di antidemocratico in questo".
Referendum, la foto di Forza Italia che fa impazzire la sinistra
A urne ancora aperte, difficile credere in un ribaltone. E così il flop della sinistra sul referendum è so...Lui stesso, sulla manifestazione pro-Gaza in cui i leader di sinistra hanno sostenuto il voto, non si è risparmiato: "Se la destra avesse usato una manifestazione su un dramma umanitario per aggirare il silenzio elettorale, avremmo tutti, giustamente, stigmatizzato questo comportamento". Per il senatore "è esattamente ciò che è accaduto ieri. In un referendum con quorum l'invito a votare equivale a un'indicazione di voto. Il corretto funzionamento di una democrazia non si difende solo quando fa comodo".
#Calenda resta uno dei migliori autori di @LucaBizzarri
— Antonio Sarnelli (@Yavonz15) June 9, 2025
Si presenta al seggio e non può votare perché ha la tessera piena
Nelle diapositive, scene che fanno vibrare l'anima#referendum2025 #referendum8e9giugno #Referendum #Referendumabrogativi2025 pic.twitter.com/OkQpHj8BZP