Una sindaca "a libro paga della massoneria", con "stipendio fisso" extra e che aveva "dimenticato" in campagna elettorale di comunicare agli elettori per chi aveva lavorato in precedenza. Sono pesanti le accuse dei pm nei confronti di Ilaria Bugetti, la prima cittadina Pd di Prato finita sotto indagine.
Secondo le carte del Ros e della procura di Firenze l'industriale Riccardo Matteini Bresci avrebbe sostenuto e finanziato due campagne elettorali all'esponente democratica. Nel 2020 l'imprenditore, Gran Maestro di una loggia di Prato, avrebbe reperito 4.000 voti per Bugetti attraverso appartenenti alla massoneria, oltre a finanziamenti elettorali, riuscendo a farla eleggere al Consiglio regionale della Toscana. Dal marzo al maggio 2024, poi, sempre Matteini Bresci le avrebbe garantito ancora i voti necessari e un finanziamento al momento quantificato in 27.000 euro. Nella fase di "lancio" all'interno del centrosinistra di Bugetti come candidata sindaco in quota Pd, Matteini Bresci diceva che la stessa aveva ottenuto l'assenso di ambienti della massoneria e che eleggerla sindaco avrebbe significato avere per 5 anni un interlocutore, inoltre, con figura retorica, diceva che era stata "benedetta" rispetto al candidato sindaco del centrodestra.
Pd, altra bomba giudiziaria: "Ilaria Bugetti indagata"
È indagata dalla procura di Firenze la sindaca di Prato. Ilaria Bugetti è accusata di corruzione. Gli uffi...Come riporta il Quotidiano nazionale, "i riflettori della procura si sono focalizzati sul legame ’speciale’ tra Bugetti e Matteini, nato vent’anni fa quando lei era sindaca di Cantagallo, paese di tremila anime in Valbisenzio dove ha sede il colosso di Matteini Bresci. Il ’prezzo’ della corruzione, secondo gli inquirenti, starebbe anche in quel lavoro non dichiarato dalla Bugetti: dal 2016 è risultato che la sindaca era assunta part time dalla Brokertechno, azienda partecipata del gruppo Colle di cui Matteini Bresci è stato presidente fino all’ottobre scorso". E dalla Brokertechno Bugetti avrebbe percepito redditi "per 47.000 euro fra il 2020 e il giugno 2024 (senza mai averci lavorato) quando si è messa in aspettativa in fretta e furia".
Da consigliera e da sindaca, secondo i pm, Bugetti si sarebbe adoperata per assecondare le esigenze di Matteini Bresci. Tra queste, spicca la "partita" della depurazione delle acque reflue che riguardava, per costi ingenti, anche gli stabilimenti del gruppo industriale Colle oltre a quelli degli altri industriali consorziati. A Bugetti sarebbe stato richiesto dall'imprenditore di agire sugli iter, sull'abbassamento dei canoni e, per quanto riguarda il gruppo Colle, in particolare Matteini Bresci le avrebbe chiesto di intervenire sull'assessora regionale all'ambiente Monia Monni per mitigare gli effetti dei controlli dell'Arpat, che insieme alle verifiche del Noe dei carabinieri, avrebbero potuto far sospendere l'attività produttiva dell'impresa.
Pd, altra bomba giudiziaria: "Ilaria Bugetti indagata"
È indagata dalla procura di Firenze la sindaca di Prato. Ilaria Bugetti è accusata di corruzione. Gli uffi...Sempre sulla depurazione, la Procura evidenzia il passaggio delle quote del consorzio di depurazione pratese Gida possedute da Comune e Associazione industriali alla multiutility toscana Alia spa. Bugetti, secondo Matteini Bresci, gli avrebbe promesso aiuto politico per realizzare la cessione della partecipazione in Gida a vantaggio degli interessi degli industriali.
Di fronte a questo quadro accusatorio, all'interno del centrosinistra pratese sta montando il caso politico. "Il Movimento 5 Stelle esprime seria preoccupazione per i recenti fatti giudiziari che coinvolgono la sindaca - spiega Irene Galletti, presidente del gruppo pentastellato in Consiglio regionale e coordinatrice dei 5 stelle in Toscana -. Ribadiamo piena fiducia nella magistratura, che deve poter operare con rapidità e autonomia e riteniamo fondamentale che la sindaca garantisca massima collaborazione con gli inquirenti e piena trasparenza nei confronti dei cittadini di Prato. Il M5s manterrà un atteggiamento vigile e responsabile, in vista dell'udienza del 19 giugno, quando la sindaca sarà chiamata a comparire. Nel pieno rispetto del mandato ricevuto dai pratesi, se dovessero emergere elementi incompatibili con il nostro sostegno alla giunta non esiteremo ad agire di conseguenza".