Un sabato in prima linea diplomatica per Giorgia Meloni. Nel quadro dei contatti avviati sin dal Vertice G7 di Kananaskis a sostegno di un cessate il fuoco a Gaza, il Presidente del Consiglio italiano ha intensificato il dialogo con diversi leader internazionali. Dopo aver avuto ieri un colloquio con il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, la premier ha avuto conversazioni telefoniche con l'Emiro del Qatar, Tamim bin Hamad al Thani, e con il Primo Ministro dello Stato d'Israele, Benjamin Netanyahu. In tutti i colloqui, fanno sapere fonti di Palazzo Chigi, il Presidente Meloni ha richiamato l'urgenza di giungere a un cessate il fuoco a Gaza che permetta il rilascio degli ostaggi ancora in vita e l'accesso pieno e senza ostacoli della popolazione civile all'assistenza umanitaria.
In questo quadro, mentre la tv israliana Kan fa filrare "l'ottimismo dei mediatori" riguardo al raggiungimento di un accordo tra Israele e Hamas sul cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi a Gaza, resta la testa la situazione all'interno della maggioranza di Netanyahu.
Nelle scorse ore ha lasciato l'incarico Omer Dostri, l'influente portavoce del primo ministro, Dostri "ha guidato il sistema di comunicazione e informazione dell'ufficio in uno dei periodi più turbolenti e complessi della storia dello Stato di Israele, segnato da una guerra multi-frontale e da sfide politiche, militari e pubbliche. Durante il suo mandato, ha gestito la comunicazione di eventi chiave come la guerra contro Hamas nella Striscia di Gaza, i negoziati per la liberazione degli ostaggi, la campagna contro Hezbollah nel nord e il confronto con l'Iran", si legge nella nota del Primo ministro. È stato inoltre responsabile della comunicazione di organismi di alto livello e sensibili, tra cui il Mossad, lo Shin Bet, il Consiglio per la Sicurezza Nazionale, la Commissione per l'Energia Atomica e la Segreteria di Governo.
Si dice inoltre "contrario all'accordo" con Hamas il ministro israeliano per la Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir, insistendo sul fatto che Hamas debba essere annientata sul piano militare. "Una promessa di 'smilitarizzazione della Striscia' in futuro, un accordo parziale che include il ritiro delle forze israeliane dai territori conquistati, il rilascio di centinaia di terroristi assassini e la rinascita di Hamas con ingenti aiuti umanitari ci allontanano ulteriormente dal raggiungimento di questo obiettivo e rappresentano una ricompensa per il terrorismo", ha scritto Ben Gvir in un post su X, mentre una delegazione del governo israeliano è in partenza per il Qatar. Secondo Ben Gvir, l'unico modo per ottenere il rilascio degli ostaggi è "l'occupazione completa" di Gaza.