Ci risiamo. Ora la sinistra prende di mira Carlo Nordio. L'ultimo attacco arriva da Elisabetta Piccolotti, deputata di Sinistra italiana. Ospite di In Onda, nella puntata di giovedì 10 luglio su La7, Piccolotti esordisce così: "In Europa ci sono ministri che si dimettono per aver copiato una parte della tesi di laurea, qua i ministri mentono in Aula e non si dimettono neppure davanti alle evidenze". E ancora, rincarando la dose: "Dirigenti usano Signal per non lasciare tracce e secretare le informazioni. Se pensano che i cittadini siano degli ebeti a cui poter dire cavolate e nascondere informazioni, c'è un problema molto più grave della liberazione di un criminale". Per la Piccolotti c'è "un gigantesco problema democratico".
Prima di lei, sempre in collegamento con Marianna Aprile e Luca Telese, è stato Pier Luigi Bersani a insultare il Guardasigilli: "Questi digeriscono tutto, il problema però è più serio. Il ministro Nordio con Palazzo Chigi ha rimandato a casa - con volo di stato - un torturatore, stupratore. Poi hanno accusato il procuratore di Roma. Ora si scopre che il ministero ha imbrogliato le carte e mentito a Parlamento e stampa".
Da qui l'attacco: "Abbiamo un ministro che dopo tutto questo ci spiega lui come riformare la giustizia, seguendo il solco come Berlusconi. Per molto meno deve andare a casa, per carità, magari potrebbe prendere un altro ruolo tanto l'amichettismo...".