Rissa a suon di battute tra il ministro della Cultura Alessandro Giuli e l'ex premier Matteo Renzi durante l'informativa in Senato. “Giuli, parliamoci chiaro - ha esordito così il leader di Italia Viva -. Se qualcuno truffa, fate nome e cognome. Sparare nel mucchio no, non vi è consentito. Il sistema del cinema non è una mangiatoia, ma l’anima culturale del Paese”.
“Spero che nel governo di destra - ha aggiunto Renzi - ci sia qualcuno che voglia discutere di cultura con noi. Cosa c’è dietro questa battaglia? C’è uno sciacallaggio politico. Questa vicenda nasce da un reato vergognoso, che avrebbe dovuto farci fare una riflessione sulla sicurezza a Roma e noi ci siamo messi a parlare di Tax credit”. “Il cinema - ha concluso - è l’anima di questo Paese. Se volete fare una riflessione sulla cultura, fatela ma senza fare liste di proscrizione. Lei ha tagliato 100 milioni al bonus dei diciottenni, perché pensa che la cultura sia una mangiatoia”.
Non si è fatta attendere la replica velenosa del ministro Giuli. “Per il mondo del cinema si è aperta una nuova fase - ha spiegato -. Una fase improntata al rigore, al merito, all’attenzione per i soldi pubblici e alla promozione del cinema autentico. Siamo aperti ai suggerimenti e alle proposte formulate nei modi e nelle sedi adeguate, anche da chi disponga soltanto del dito opponibile. Poi spetterà a noi fare sintesi e prendere le decisioni adeguate”.