Foti insorge contro Putin: "Da Mosca toni inaccettabili"

lunedì 11 agosto 2025
 Foti insorge contro Putin: "Da Mosca toni inaccettabili"

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"Cosa potrà portare l'incontro tra Trump e Putin non può saperlo nessuno. Di certo vi deve essere un cessate il fuoco o almeno una drastica lasciata delle ostilità, come condizione preliminare per sedersi a un tavolo negoziale". Lo afferma, in un'intervista a La Repubblica, il ministro degli Affari europei, Tommaso Foti. "Bisogna capire che finalità ha questo summit di ferragosto - aggiunge l'esponente dell'Esecutivo -. In generale, senza l'Ucraina al tavolo non si può fare una pace, nessuno può decidere senza Kiev. L'Europa ha ribadito con forza il suo impegno per la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina. Poi si vedrà cosa sarà oggetto di trattativa".

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"Mi sembra che a Mosca pretendano una resa incondizionata da parte di Kiev. Inaccettabile. Mi viene in mente il vizio di Brenno, 'guai ai vinti'" prosegue Foti. "In questo momento la parola è affidata alla diplomazia - prosegue -. E i leader europei sanno farne buon uso. È giusto che siano coinvolti". "Il governo italiano è stato protagonista, prima di altri che poi si sono aggiunti, nel dire che l'ipotesi formulata dal gabinetto israeliano di lanciare un'operazione di occupazione su larga scala di Gaza ci vede fermamente contrari e la respingiamo con forza - aggiunge il ministro degli Affari europei -. Si verrebbe ad aggravare una situazione umanitaria già catastrofica, si metterebbero ulteriormente in pericolo gli ostaggi e vi sarebbe un rischio di esodo di massa della popolazione civile. Ciò che chiediamo è un cessate il fuoco immediato e permanente. E Hamas deve rilasciare gli ostaggi e smilitarizzare le sue truppe". Infine, sui dazi: "Noi lavoriamo per rendere competitive le nostre imprese, ma l'Europa deve togliere i cosiddetti dazi interni, la burocrazia esasperata. E la Bce deve intervenire sui tassi, rispetto alla valutazione del dollaro".

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