Milano, la donna uccisa dai bimbi rom? La sinistra se la prende con Salvini

di Daniele Capezzonegiovedì 14 agosto 2025
Milano, la donna uccisa dai bimbi rom? La sinistra se la prende con Salvini

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Ricapitoliamo. Furto d’auto, omicidio stradale, una signora al cimitero, i minorenni rom responsabili del fatto (non imputabili e non punibili) che - se nel frattempo non avranno deciso di provare di nuovo a dileguarsi insieme alle loro famiglie- al massimo se la caveranno con un giretto in comunità e qualche Pater-Ave-Gloria. E gli altri membri del campo nomadi? Omertà sistematica e perfino reazioni violente contro i giornalisti: l’altra sera una troupe del Tg4 e altri colleghi di varie testate sono stati allegramente presi a pietrate.

Quanto al dibattito mediatico, con l’eccezione di tre o quattro giornali, sui quotidiani italiani di ieri, almeno in prima pagina, al lettore occorreva una potente lente d’ingrandimento per comprendere che l’origine di questa brutta storia stava in un campo nomadi. Giudicate voi se tanta prudenza - per non dire reticenza- sia stata motivata dal meritorio scrupolo di non alimentare una caccia indiscriminata ai rom che sarebbe ovviamente inaccettabile, o invece dal solito riflesso di provare a “tenere basse” le storie reali che rischiano di fare a pezzetti la narrazione accogliente e inclusiva cara ai nostri progressisti.

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E allora che si fa? Nel dubbio, si rovescia la frittata e ci si butta contro Matteo Salvini e le “destre cattive". Essere buoni profeti, in Italia, è facilissimo: basta prevedere il peggio. E infatti già ieri mattina Libero aveva anticipato scommessa fin troppo agevole - che il dibattito sarebbe virato sul “razzismo” degli italiani e sulla “speculazione” politica. E così è stato. In un colpo solo, è scattata l’amnesia e l’amnistia mediatica verso il cuore del problema: cioè la vita “normalmente” illegale di troppe famiglie nomadi e la non volontà di molte amministrazioni comunali per ragioni ideologiche - di affrontare il problema chiudendo i campi abusivi.
Perfino polemizzare su quest’ultimo punto è diventato vietato. Il «radere al suolo» pronunciato da Salvini (ovviamente riferito a entità illegali) è stato criminalizzato e distorto. Abbiamo dovuto leggere sulla Stampa, a firma di Flavia Perina, questo passaggio: «Radere al suolo i campi, chi li abita, colpevoli e innocenti, adulti e bambini...». Si dirà che si tratta solo di un paradosso, di una formula estremizzata e provocatoria per criticare Salvini. Ah sì? E quindi - senza fare un plissé -diamo l’idea che il leader leghista possa avere in mente di “radere al suolo” anche delle persone, oltre che delle strutture abusive? È questo il metodo di polemizzare? Accostare agli altrinemmeno troppo subliminalmenteintenzioni mostruose? O lasciare che il lettore abbia questo tipo di impressione?

È la stessa tecnica che fu utilizzata quando Giorgia Meloni e lo stesso Salvini, anni fa, accennarono alla possibilità di distruggere o danneggiare i barconi usati dagli scafisti per impedire successivi viaggi illegali. E qualcuno buttò lì (chi in forma di domanda, chi in forma di polemica) il dubbio se la destra intendesse affondare i barconi vuoti o pieni. E così - in scioltezza - si dava l’idea di una destra pronta a uccidere i migranti. Capito il gioco? Chiaro il rovesciamento? Il criminale non era più lo scafista (lui sì pronto a esporre i suoi passeggeri a un’alta probabilità di naufragio), ma la “destra cattiva”.

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E ieri si è fatta sostanzialmente la stessa cosa: tentare di spostare il focus da un omicidio commesso da minorenni rom in un contesto di sistematica illegalità alla polemicuzza da scagliare contro uno dei leader del centrodestra. Non sappiamo se chi conduce questo genere di polemiche sia pienamente consapevole del tipo di veleno che contribuisce a inoculare nel corpo della nostra società, se sia conscio della convinzione che alimenta sulla mostruosità e la disumanità degli avversari. Ma c’è da temere che i piromani proseguiranno a maneggiare fiammiferi e benzina. Prepariamoci a una fine d’estate e poi a un autunno (elettorale, per giunta) in cui contro i partiti di governo verrà detto e fatto di tutto. E da chi? Da chi peraltro ci racconta che saremmo in un regime. Sipario.

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