Il cinepanettone di Roberto Gualtieri: "Nuoteremo nel Tevere"

Il sindaco Pd: "Il progetto costerà meno che a Parigi". Ma i medici frenano subito gli entusiasmi...
di Francesco Storacevenerdì 12 settembre 2025
Il cinepanettone di Roberto Gualtieri: "Nuoteremo nel Tevere"

( Ansa)

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Fame di notizie ma anche improvvisazione. Dare l’idea del futuro senza accorgersi del presente. Paiono queste le parole d’ordine impartite dal Campidoglio allo stuolo di consulenti che si sfama alla corte del sindaco. Pensa e ripensa hanno partorito un’altra idea di quelle geniali: e tra cinque anni potremo farci il bagno nel biondo Tevere. Non pensate più alla Romagna o alla Sicilia. Per le vostre vacanze vi soddisferà il fiume della Capitale, sperando che nel frattempo siano stati messi fuori gioco i topi che ci ballano dentro. Non stiamo parlando certo di una novità dell’ultimo minuto, perché è da decenni che si parla della balneabilità a Roma e ogni volta torna buona per la propaganda del momento. Un po’ come un Macron de’ noantri, il sindaco Gualtieri ci prova. Senza tener conto della figuraccia già collezionata dall’Eliseo al tempo delle Olimpiadi con un analogo annuncio sulla Senna. Le polemiche seguite alle sparate del presidente francese dovrebbero suggerire prudenza nel lanciare simili promesso.

MACRON DE’ NOANTRI
Diciamo che ci vorrà qualche accortezza in più, vorremmo poter dire al primo cittadino della Capitale, senza essere costretti ad andare appresso ai guaiti sui social di chi lo invita a promettere ai romani il suo bagno di Capodanno, come mister ok del Terzo millennio. Sarebbe crudele, in effetti. Il sindaco Gualtieri ha parlato del progetto del bagno nel fiume che attraversa la Capitale a margine dell'evento «La città eterna accoglie il futuro. Attrattività, cultura, bellezza e innovazione» organizzato al Padiglione Italia di Expo 2025 Osaka. Probabilmente gli occhi a mandorla di chi lo ascoltava erano più sbarrati del solito.

E va detto che ci sono già gli allarmi, di carattere tecnico-scientifico. Magari sarebbe stato meglio tirare fuori progetti del genere avendo prima ascoltato esperti autentici. Il sindaco si è affrettato a dire di aver «insediato un gruppo di lavoro che a breve sarà interistituzionale dopo un primo passaggio interno». Sono le persone adatte a valutare l’idea? Già, perché ad esempio sono tutt’altro che rassicurati i medici della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima): «Dall'inquinamento dei fiumi scaturiscono enormi pericoli per salute umana che vanno dalle infezioni gastrointestinali alle dermatiti». Quindi, «rendere balneabile il Tevere richiederà sforzi enormi tesi a garantire la sicurezza sanitaria dei cittadini». E qui sta il punto proprio perché troppe sono state le chiacchiere spese finora.

Di quali investimenti parla Gualtieri? «Ho parlato personalmente con il ministro Pichetto Fratin e il presidente della Regione Lazio Rocca perché questo tavolo doti il progetto degli investimenti necessari». Ovvero, come al solito. Lui decide, altri pagano. Accade anche con altre grandi opere infrastrutturali, per le quali fa festa con soldi altrui. Critico il consigliere leghista Fabrizio Santori: «Si lavori, piuttosto, per renderlo navigabile, come avviene nelle grandi capitali europee, così da offrire nuovi collegamenti utili agli spostamenti dei cittadini e favorire anche il turismo. Questa sì sarebbe una scelta concreta e di sviluppo per la Capitale». «A Roma costerà meno che a Parigi – dice il sindaco del Partito democratico - perché già in alcuni giorni e in alcuni tratti è balneabile ma per avere una balneabilità piena a valle dell'Aniene sono necessari alcuni interventi».

Ma già oggi i rischi per la salute umana legati all’inquinamento del Tevere e delle acque interne «sono elevatissimi – spiega invece il presidente della Sima, Alessandro Miani –. La presenza nelle acque dei fiumi di batteri fecali, come ad esempio l’Escherichia coli, può provocare infezioni gastrointestinali nell’uomo con sintomi come diarrea e vomito. Si possono verificare poi infezioni della pelle e degli occhi per via del contatto con l’acqua contaminata, con conseguenti eruzioni cutanee e infezioni oculari. Altro rischio importante è la leptospirosi, malattia causata da batteri presenti nell’urina degli animali come ratti e topi: i sintomi includono febbre alta, mal di testa e dolori muscolari».

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Non bisogna scherzarci insomma, né farsi prendere dalla fretta: prima di esultare per la novità prossima ventura bisognerà spiegare per benino che cosa succederà davvero. E chi ci deve pensare se non il sindaco? Tanto più che l’annuncio di Gualtieri solleva tantissimi dubbi, a partire da quelle che sono le irrisolte e impellenti priorità della Capitale. Perché in molti si chiedono se sia su questo che debba impegnarsi il Campidoglio. Una città devastata da buche ampie come crateri; immondizia abbandonata come arredo urbano; trasporti pubblici che procedono a velocità di pachiderma e cinghiali di nuovo in festa. Può essere prioritario il bagno nel Tevere di qui ai prossimi cinque anni? Sicurezza consiglia di andare a Ostia per farsi un bagno vicino casa... altrimenti sembra l’ennesimo cinepanettone di Gualtieri.

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