Ancora un attacco choc contro un politico di destra. Ancora una volta una minaccia di morte esplicita. "A Jesi, città delle Marche dove mi recherò il 18 settembre per un evento elettorale, emerge lo spirito democratico di alcuni abitanti del posto". Lo ha scritto sui social il vice segretario della Lega Roberto Vannacci postando un'immagine di una scritta sul muro con il suo nome come nel gioco dell'impiccato ma con l'omino appeso a testa in giù.
"Non ho dubbi - ha scritto il generale Vannacci - a pensare che questi signori siano di sinistra e, più precisamente, si riconoscano negli 'antifà'. D'altra parte sono stati preceduti dagli striscioni che qualche tempo fa sventolavano a Lucca 'Vannacci attento ancora fischia il vento' e 'Vannacci fascista sei il primo della Lista' nonché da quella infelice espressione 'uccidiamolo' riferita al sottoscritto e apparsa nella chat di #Giannini 'bella chat'. La violenza è di sinistra! Vediamo ora se la sinistra si dissocerà dall'antifascismo. Io me ne frego....fatevene una ragione. A presto a Jesi... - ha concluso il leghista -per mantenere la barra a destra anche nelle Marche".
Il generale Vannacci zittisce Parenzo: "Non una goccia di sangue italiano"
Finite le (lunghe) vacanze estive, David Parenzo torna al timone de L’aria che tira su La7 e riparte dalle sane, c...Sotto al post pubblicato da Vannacci sono apparsi tanti commenti in sostegno del generale: "Non ci fermeranno. Solidarietà, generale!", "Con i comunisti non si dialoga", "Fosse stato scritto il nome di un politico di sinistra non oso immaginare le reazioni", "Avanti tutta generale, lasci perdere sti poveri interdetti", "vannacci lasciali stare, sono dei poveri comunisti. inutile arrabbiarsi la vita è già stata crudele con loro".