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Giorgia Meloni promuove la cucina italiana? La sinistra perde la testa: "Regime"

di Andrea Carrabinodomenica 21 settembre 2025
Giorgia Meloni promuove la cucina italiana? La sinistra perde la testa: "Regime"

(Ansa)

4' di lettura

Ci risiamo. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni cerca di promuovere le eccellenze italiane nel mondo... e la sinistra grida subito allo scandalo. Questa volta si parla di cibo, uno dei mostri sacri del nostro Paese. "Vogliamo prendere una delle cose più straordinarie che abbiamo, che raccontano meglio tanto la nostra cultura, la nostra identità, la nostra tradizione, la nostra forza, ma anche la nostra economia", visto che "la cucina italiana vale circa 250 miliardi di euro nel mondo, e vogliamo farlo riconoscere", ha spiegato il premier in collegamento con Domenica In dal Tempio di Venere, all'iniziativa 'Il pranzo della domenica', per sostenere la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell'UNESCO. "È un'iniziativa del 2023, si decide a dicembre, e abbiamo organizzato delle tavolate tradizionali delle nostre famiglie, perché la cucina da noi è il pezzo fondamentale della comunità, della convivialità, e l'abbiamo rilanciato raccontando anche le tradizioni che ogni territorio rappresenta", ha aggiunto.

È scattato la paranoia Giorgia. Ma le opposizioni hanno gridato allo scandalo sostenendo che la leader di Fratelli d'Italia si sia servita della tv di Stato per fare propaganda politica in vista delle prossime elezioni regionali. L'argomento è sempre lo stesso. Secondo i compagni, Viale Mazzini si starebbe trasformando in Teleregime. "La Rai ha toccato il fondo. A Domenica In, Mara Venier ha pensato bene di confezionare un'intervista a Giorgia Meloni sulle sue abitudini culinarie della domenica, come se fosse la zia simpatica del palazzo accanto - la nota del M5s -. Un'operazione indecente, pagata con i soldi del servizio pubblico, che ormai non è più servizio ma strumento di regime. È il segno che Meloni non ha più alcun pudore trasformare la Rai nella sua vetrina personale. E la domanda è inevitabile: qual è il prossimo passo? Arianna Meloni ospite fissa a raccontarci le fatiche di una carriera tutta in salita, dovendo 'faticosamente' scalare un partito di cui la sorella è leader? Non siamo più davanti a Tele Meloni, qui siamo dentro a un vero e proprio Teleregime. E finché la commissione di Vigilanza resta bloccata, questo abuso di potere continuerà senza freni". 

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"Nemmeno ai tempi di Berlusconi la Rai si è prostrata così spudoratamente alle volontà di un presidente del Consiglio. Oggi Telemeloni ha raggiunto l'apice con il collegamento di Domenica in - il comunicato del Pd -. Lo spottone della Rai è ancora più grave perché sono mesi che Giorgia Meloni sfugge a qualsiasi confronto parlamentare. Il mondo sta bruciando, da Gaza a Kiev, ma i cittadini italiani possono ascoltare il proprio presidente del Consiglio che discetta solo di cucina e di altre bagatelle dal megafono di una trasmissione Rai Il pranzo della domenica riguarda tutti e 'Domenica In' non può farlo diventare un totem della destra".

Da qui la replica della Rai: "Una pagina di servizio pubblico nel racconto della cultura, delle tradizioni, della nostra industria e della promozione dell'Italia a livello internazionale". L'iniziativa, si sottolinea, "ha visto la partecipazione di 10 città capofila, espressione di amministrazioni di ogni orientamento politico, dal centrodestra al centrosinistra" e "proprio in quest'ottica di coralità e inclusione, durante il collegamento da Roma, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ed il sindaco della città Roberto Gualtieri hanno lanciato l'iniziativa".  "La Rai, in quanto servizio pubblico - si legge di Viale Mazzini - da sempre valorizza e sostiene le iniziative di interesse nazionale e di rilievo internazionale che riguardano il patrimonio culturale dell'Italia. La puntata di Domenica In del 21 settembre ha ospitato un momento dedicato a 'Il Pranzo della Domenica - Italiani a tavola', l'iniziativa promossa dal ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, dal ministero della Cultura e da Anci a sostegno della candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio Culturale Immateriale dell'UNESCO. mondo".

"L'iniziativa, diffusa su tutto il territorio nazionale - continua la Rai - ha visto la partecipazione di 10 città capofila, espressione di amministrazioni di ogni orientamento politico - dal centrodestra al centrosinistra - con eventi partecipati in decine di Comuni italiani. Proprio in quest'ottica di coralità e inclusione, durante il collegamento da Roma, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il sindaco della città Roberto Gualtieri hanno lanciato l'iniziativa. Il simbolico 'passaggio di microfono' tra il presidente del Consiglio e il sindaco di Roma ha rappresentato il senso condiviso dell'iniziativa". "La presenza di conduttori, attori personaggi pubblici e testimonial del mondo Rai e non solo, ha contribuito a rendere la giornata una grande festa popolare, in grado di avvicinare i cittadini a un tema così identificatore. Per la Rai - conclude la nota - si è trattato di una pagina di autentico servizio pubblico nel racconto della cultura, delle tradizioni, della nostra industria e della promozione dell'Italia a livello internazionale". La minaccia di una guerra alla cucina, e ne fuoco amico ci finisce pure Gualtieri.

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