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Palermo, il Pd si vergogna dell'Esercito: "Smantellate tutto"

di Ignazio Stagnogiovedì 2 ottobre 2025
Palermo, il Pd si vergogna dell'Esercito: "Smantellate tutto"

(Ansa)

3' di lettura

Ci si può vergognare dell'esercito italiano al punto di chiedere ai nostri militari di nascondersi? Sì, può accadere se in tasca si porta la tessera del Pd dalle parti di Palermo. Perché quello che sta accadendo nel capoluogo siciliano ha davvero dell'incredibile. Qualche giorno fa il Comune ha annunciato l'allestimento della "Villa dell'Esercito" nella centralissima piazza Politeama, cuore della città. "Dal 2 al 5 ottobre, il cuore di Palermo si trasforma in una cittadella militare aperta a tutti, con elicotteri, droni, simulatori di volo e attività interattive per grandi e piccini. L'evento si svolge in concomitanza con la storica 40ª edizione della Coppa degli Assi", si legge nella nota di palazzo delle Aquile. Si va in guerra? No. E l'obiettivo della manifestazione è abbastanza chiaro: "L'iniziativa, che si inserisce nel quadro della prestigiosa 40ª edizione della Coppa degli Assi, concorso ippico internazionale che si tiene al campo ostacoli "La Favorita", mira ad avvicinare la popolazione al mondo militare attraverso un ricco programma di attività ed esposizioni incentrate su tre pilastri: Tecnologia, Valori e Addestramento", fa sapere l'amministrazione comunale.

Ma al Pd tutto ciò va di traverso. E così ecco che parte l'assurda crociata contro le nostre divise. A intestarsela è la dem Valentina Chinnici, vicesegretaria dei dem di Trinacria. Le sue parole sono piuttosto eloquenti: "In un momento storico di così profonda crisi umanitaria, mentre a Gaza si consuma una tragedia immane di cui sono vittime innumerevoli civili, è profondamente sbagliato e fuori luogo allestire in una delle piazze simbolo di Palermo uno spazio promozionale delle forze armate con esibizione di armamenti. Palermo, città simbolo di accoglienza e integrazione, deve lanciare un messaggio chiaro e forte di pace, non normalizzare o, peggio, celebrare gli strumenti di guerra”.Poi l'appello a fermare tutto: "La voce della città è chiara – prosegue Chinnici – e come istituzioni abbiamo il dovere di ascoltarla. L’amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Lagalla, ha ora l’opportunità di compiere un gesto di grande valore, scegliendo di stare dalla parte della sensibilità di una comunità che in queste settimane ha manifestato il suo dolore e la sua ferma opposizione a ogni forma di violenza e sterminio. Mi auguro che il Sindaco voglia dare seguito a questa legittima e pacifica richiesta, disinnescando una potenziale fonte di tensione e lanciando al contempo un messaggio di pace coerente con l’anima di Palermo”.

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E qui arriva la richiesta di smobilitare il villaggio allestito in piazza Politeama: "Esorto pertanto il Sindaco Lagalla a valutare con il massimo discernimento la richiesta di revoca – conclude Valentina Chinnici – e a prendere una decisione all’altezza dei valori di cui Palermo è portatrice nel mondo". Ma nessuno, per fortuna, le ha dato ascolto. Ma quest vicenda si intreccia molto con le proteste pro-Pal. Alcuni palestinesi che vivono a Palermo addirittura si sentono "offesi dal vedere uno stand dell'esercito italiano". E la risposta migliore a questo ciarlare di stampo progressista e pacifinto l'ha data il mistro della Difesa, Guido Crosetto: "A quei pochi presunti 'attivisti', invece, che non si sentono rappresentati dalle nostre forze armate, mi sento in dovere di dire una sola cosa, per rassicurarli: in caso di pericolo, o di minaccia, i militari italiani saranno pronti a difendervi". Nulla da aggiungere. 

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