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Ilaria Salis salva, le reazione. Budapest: "Il tuo posto è la prigione"

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martedì 7 ottobre 2025
Ilaria Salis salva, le reazione. Budapest: "Il tuo posto è la prigione"

( LaPresse)

7' di lettura

Il Parlamento europeo ha approvato la conferma dell'immunità per l'eurodeputata di Avs, Ilaria Salis, con lo scarto di un voto. A favore 306, contrari 305 e astenuti 17. I votanti sono stati 628. Di seguito le reazioni dall'arco parlamentare italiano (e dall'Ungheria).

Budapest: il posto di Ilaria Salis è in prigione
Il governo ungherese ritiene che il posto di Ilaria Salis sia "in prigione, non in Parlamento", dopo il voto a Strasburgo che ha confermato l'immunità per l'eurodeputata di Avs e che la mette "al riparo dalla punizione che le spetta". Lo ha dichiarato in un post su X il portavoce del governo ungherese, Zoltan Kovacs, esortando a non dimenticare "chi è veramente Salis: una violenta attivista Antifa arrivata in Ungheria per dare la caccia con un martello agli oppositori politici nelle strade". Secondo Kovacs, "la stessa elite di Bruxelles che dà rifugio a estremisti come Salis sta ora lavorando per isolare Israele", sottolineando che "nei giorni scorsi, Ilaria Salis si è unita al carro dell'attivismo per la Flotilla, ripetendo a pappagallo le calunnie più vili contro Israele, definendolo un 'regime genocida e di apartheid' e persino accusandolo di torturare Greta Thunberg. Questa è la classica propaganda terroristica pronunciata da un terrorista". "Salis non è un difensore dei diritti umani - ha concluso Kovacs - È un'estremista radicale che glorifica la propaganda terroristica e maschera la barbarie di Hamas con 'attivismo' e 'difesa dei diritti umani'". 

Tosi (FI): immunità scandalo politico e obbrobrio giuridico
“Inconcepibile aver confermato l’immunità parlamentare di Ilaria Salis, accusata di reati gravissimi di violenza e aggressione. Uno scandalo politico e un obbrobrio anche giuridico il voto del Parlamento europeo oggi. Salis doveva essere processata. Hanno inciso chiaramente le tante assenze dei Patrioti, ben 15 eurodeputati su un totale di 84, cioè il 18% del loro gruppo, tra questi un italiano, ed è la cosa più grave. Noi di Forza Italia invece eravamo tutti presenti (nel PPE solo l’8% di assenze) e abbiamo votato per la revoca, come indicato ufficialmente anche dal PPE. Tutti presenti anche quelli di Fratelli d’Italia in ECR (anche in ECR poche assenze, pari al 9% del totale). Quindi del centrodestra italiano erano tutti presenti, tranne uno, che è dei Patrioti”. Lo dice l’europarlamentare di Forza Italia e Ppe Flavio Tosi, che ricorda “le gravissime accuse a carico della Salis, riferite a fatti antecedenti alla sua elezione e slegati all’attività parlamentare. Quindi non si giustifica l’immunità. Infatti, il Ppe ha dato una chiara indicazione di voto e noi di Forza Italia abbiamo spinto tanto per togliere lo scudo alla Salis”.

FdI: la sinistra festeggia mentre si scrive una pagina vergognosa in Europa
Fratelli d'Italia al Parlamento europeo ha votato contro l'immunità all'europarlamentare di Avs, Ilaria Salis. "La sinistra festeggia mentre si scrive una pagina vergognosa in Europa", si legge in un post su X di FdI.

Sardone (Lega): il Ppe di Forza Italia ha salvato Ilaria Salis
"Mancano all'appello decine di voti del Partito Popolare Europeo. Il voto è segreto, ma non ci sono dubbi che sia stato il Ppe a salvare Ilaria Salis": lo afferma ad Affaritaliani Silvia Sardone, eurodeputata della Lega e vice-segretaria del partito guidato da Matteo Salvini, dopo che per un solo voto il Parlamento europeo ha negato la revoca dell'immunità parlamentare di Ilaria Salis, Alleanza Verdi Sinistra, a processo in Ungheria per violenze. E ancora: "La sinistra ha chiesto il voto segreto, non possiamo sapere con certezza chi e come abbiano votato. Ma possiamo certamente affermare che il Partito Popolare Europeo, del quale Forza Italia fa parte, ha salvato Ilaria Salis da quello che sarebbe stato giusto, il processo in Ungheria. Il capogruppo del Ppe aveva dichiarato di essere contrario all'immunità, ma alcuni loro europarlamentari hanno dichiarato che avrebbero votato secondo coscienza. Quindi è chiaro da dove siano arrivati i voti che l'hanno salvata dal processo in Ungheria. D'altronde sappiamo bene che il Ppe e Forza Italia qui al Parlamento europeo governano con la sinistra ed è quindi facile capire chi ha salvato l'europarlamentare di estrema sinistra". 

Lupi: garantisti per tutti e rispettiamo il voto, ma restano riserve
"Il Parlamento europeo si è espresso, confermando l'immunità di Ilaria Salis, e noi rispettiamo pienamente l'esito del voto anche se con la differenza di un solo voto. È il Parlamento, in ogni sede, a rappresentare la volontà democratica, e le sue decisioni vanno accettate senza riserve. Questo però non cancella le nostre perplessità rispetto alle azioni contestate a Salis, ma i principi non si piegano alla convenienza politica: siamo garantisti sempre e per tutti, anche verso chi è lontano anni luce dalle nostre posizioni. Il rispetto delle istituzioni e dello stato di diritto viene prima di tutto": lo dice il presidente di Noi Moderati, Maurizio Lupi.

Tajani: non accettiamo calunnie e insulti 
"Le calunnie noi non le accettiamo, gli insulti non li accettiamo, non c'è nessuno che tradisce e nessuno che fa giochi strani": così il ministro degli Esteri e presidente di Forza Italia, Antonio Tajani, a margine di un convegno alla Camera, sul post pubblicato su X dal leader leghista, Matteo Salvini, che ha alluso alla possibilità che dal centrodestra siano arrivati voti per la conferma dell'immunità all'europarlamentare di Avs Ilaria Salis.

Piccolotti (Avs): avevamo ragione noi
"Ilaria non potrà essere processata in Ungheria, e noi avevamo ragione. Il voto del parlamento europeo che preserva l'immunità di Ilaria Salis conferma che la nostra battaglia sullo stato di diritto in Europa è una battaglia che unisce anche sensibilità politiche diverse. Il Parlamento europeo non è succube dell'estrema destra di Orbán, Vannacci e Salvini. Il Parlamento europeo difende i nostri valori democratici, tra i quali c'è l'autonomia e l'indipendenza della magistratura: chi vuole sostituire le nostre democrazie con ingiuste autocrazie oggi ha perso. È un segnale importante, non permettiamo che lo sviliscano con il solito mare di menzogne": lo scrive sui social la deputata Elisabetta Piccolotti.

Bonelli e Fratoianni: ora Salvini e i suoi amici fascisti si diano una calmata
"Una bella giornata per chi crede nello Stato di Diritto. Ad Ilaria il nostro più grande abbraccio. Grazie a tutti i parlamentari europei che con il loro voto hanno confermato che il regime di Orban con le sue prevaricazioni non è degno delle democrazie europee. Ilaria non ha mai voluto fuggire dal processo, lo ha detto chiaramente, ma un processo deve garantire i diritti della difesa e in Ungheria questo sarebbe stato impossibile. Ora Salvini e i suoi amici fascisti di tutta Europa che, schiumando rabbia e livore, in queste ore stanno montando un'altra delle loro intollerabili campagne di odio si diano una calmata: L'Europa è lo spazio dei diritti, delle libertà, della democrazia": lo dichiarano Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, leader di Avs.

Ronzulli (Fi): Parlamento Ue trasforma l'immunità in impunità
"Il Parlamento europeo ha trasformato l'immunità in impunità. Il voto che salva Ilaria Salis dal processo è uno schiaffo alla giustizia e al buon senso. L'Europa ha perso un'occasione per difendere la coerenza e la credibilità delle sue istituzioni, accettando il fatto che chiunque possa essere candidato solo per sfuggire alla legge e non essere processato per fatti violenti commessi quando non era parlamentare. Ancora una volta, la sinistra dimostra che le garanzie valgono solo quando fa comodo, piegando i principi di legalità a convenienza politica. Oggi non è stata salvata la democrazia, ma solo una compagna di partito": così la senatrice di Forza Italia e vice presidente del Senato, Licia Ronzulli. 

Calenda: va processata in Italia 
"Ilaria Salis va processata in Italia. Abbiamo chiesto al ministro Nordio di attivarsi. Le imputazioni riguardanti atti di violenza non possono essere lasciate cadere per ragioni politiche": il leader di Azione Carlo Calenda lo ha scritto su X. 

Procaccini: la sinistra legittima la violenza
"Ilaria Salis è qui per sfuggire a un processo per violenza politica. Il voto di oggi dimostra che per la sinistra italiana ed europea la violenza politica non va perseguita. E' un voto che legittima la violenza politica. Oggi la sinistra europea e italiana getta la maschera. È una vergogna": il commento a caldo del capogruppo di Ecr, Nicola Procaccini, subito dopo il voto sull'immunità a Salis. 

Sensi (Pd): ogni voto conta, Ilaria continuerà a lavorare per una Ue plurale
"Ogni voto conta, ogni singolo voto conta. Ilaria Salis continua a fare il lavoro che i cittadini hanno voluto per lei, rappresentare in Parlamento una Europa plurale, democratica, libera": a scriverlo su X il senatore del Pd, Filippo Sensi, commentando il via libera all'immunità per Salis votato dalla plenaria di Strasburgo.

Picierno (Pd): il voto di oggi tutela lo Stato di diritto Ue
"Bene il voto favorevole del Parlamento europeo che ha deciso di mantenere l'immunità parlamentare a Ilaria Salis, respingendo con fermezza le richieste di Orban e del suo esecutivo. L'Ungheria resta formalmente nell'Unione, ma viola in modo sistematico lo Stato di diritto, calpestando l'indipendenza della magistratura, la libertà di stampa e la tutela dei diritti fondamentali. È una deriva che non possiamo più ignorare. Questa deve essere una battaglia trasversale che unisce tutte le forze liberali, riformiste ed europeiste": lo dichiara in una nota l'eurodeputata del Pd e vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno. Che aggiunge: "Nel dicembre 2023 presentai un'interrogazione alla Commissione europea per chiedere se fosse a conoscenza del caso e se intendesse intervenire contro questa palese violazione dei diritti umani. Tutti ricordiamo quella scena orrenda di Ilaria, incatenata mani e piedi in un'aula di tribunale di Budapest. Per di più le condizioni delle carceri ungheresi sono state più volte condannate dalla Cedu e dal Comitato europeo per la prevenzione della tortura. Il voto di oggi è un primo passo: l'Europa non può tollerare zone franche dove lo Stato di diritto viene sospeso".

Benifei (Pd): una bella giornata per chi crede nella giustizia
"Ilaria Salis non tornerà in carcere in Ungheria, il Parlamento europeo ha deciso oggi in via definitiva. Non si tratta di difendere una persona ma il diritto di tutte e tutti a un processo giusto e non condizionato da pressioni politiche dichiarate e inaccettabili. È una bella giornata per chi crede nella giustizia". Lo scrive su X l'eurodeputato del Pd, Brando Benifei.