Decolonizzare lo sguardo. La perdita di diottrie politiche riguarda, come al solito, la sinistra e gli amministratori dem dell’Italia (s)profonda. Andiamo quindi al civico di Marwa Mahmoud, assessore alle Politiche educative e interculturali di Reggio Emilia, anche lei invenzione di Elly Schelin e membro della segretaria nazionale del Pd.
Il 4 novembre durante la presentazione del Dossier statistico immigrazione 2025, nella sede di Regione Emilia-Romagna, è riuscita a dire riferendosi ai docenti che quest’ultimi necessitano di una «formazione continua» perché devono «decolonizzare l’approccio in classe con gli studenti di origine straniera». La lezione prosegue. «Sarebbe necessaria una formazione continua del personale scolastico, anche di fronte a uno sguardo coloniale al ribasso da parte di chi, ahimè, sta governando il nostro Paese».
Il ragionamento non finisce. «Non possiamo avere un personale», ha aggiunto l’esponente del Pd, «che non vive una formazione permanente rispetto ai percorsi dei ragazzi che arrivano. Ma questo non può ricadere solo sugli enti locali: il ministero dovrebbe dotarsi di uno strumento. L’osservazione nazionale sull’intercultura è silente da anni». Un volo pindarico per dire che gli insegnanti delle scuole emiliane sono impreparati? Principalmente per raccontare che dovrebbero estirpare il loro retroterra culturale italiano ed europeo. Una perfetta miscela per creare schiere di apolidi dell’esistenza, altroché cittadini attivi come paventano i dem.
Sui social ha recriminato contro i soliti «attacchi ricevuti dalla destra». Non paga ha rimarcato l’essenzialità di decolonizzare questo benedetto sguardo, una sorta di strabismo di Venere, invitando chi l’ha criticata a smetterla di usare «pregiudizi e stereotipi che loro incarnano». Intanto 90 docenti reggiani hanno firmato una lettera per sostenerla pubblicamente. Il soccorso rosso non tarda mai ad arrivare.
«Purtroppo Reggio Emilia per l’ennesima volta», ci dice il consigliere regionale di Fdi Alessandro Aragona, «viene usata come laboratorio nazionale per costruire una sinistra radicale e ideologica, manifesto della linea Schlein. Come nella peggior tradizione della sinistra, la cultura viene usata come strumento di manipolazione finalizzato alla ridefinizione dei valori della società italiana». Sulla falsariga il sodalizio identitario Reggio Emilia Tricolore. «Le parole di Mahmoud rappresentano il tentativo di imporre nelle scuole una visione ideologica e colpevolizzante della storia. Non accettiamo lezioni di morale da chi vuole trasformare la cultura italiana in un processo permanente di autocritica e vergogna».
Le Mamdani dell’antifascismo vogliono costringerci a un continuo autodafé che pretende di metterci alla gogna per quello che siamo. Proprio per questo la cecità è soltanto nei loro occhi.