La denuncia dell'ultimo orrore rosso contro Sergio Ramelli arriva da Nicola Porro, a Quarta repubblica su Rete 4, e poi sui social da Carlo Fidanza, europarlamentare di Fratelli d'Italia.
Lunedì sera Porro mostra in diretta una immagine choc della contestazione che No Tav, antagonisti e anti-fascisti hanno organizzato a Susa in occasione della presentazione del libro di Giuseppe Culicchia Uccidere un fascista – Sergio Ramelli, una vita spezzata dall’odio, dedicato al giovane, volume dedicato al 18enne militante del Fronte del gioventù barbaramente aggredito e ucciso sotto casa da un commando di Avanguardia operaia dopo mesi di angherie e vessazioni. Un episodio tra i più drammatici degli Anni di piombo e che ancora oggi, però, scatena attacchi vergognosi.
I partigiani contro il libro di Culicchia
Una storia che fa ancora paura. Questo è il sottotitolo di un libro generazionale, scritto da Guido Giraudo, che ...Fuori dal Circolo dei lettori di Torino, mentre dentro Culicchia discuteva con l'assessore regionale di FdI Maurizio Marrone, si è radunata una settantina di contestatori. La protesta contro la presunta "normalizzazione del fascismo" si è però subito trasformata in una fiera dell'insulto contro la memoria di Ramelli. In particolare, Porro ha mandato in onda uno striscione su cui campeggiava una chiave inglese, la stessa con la quale fu massacrato Sergio, e lo slogan agghiacciante "Fascio morto concime per l’orto".

"Sergio vive, questi vermi non saranno mai degni del suo sorriso", è il commento sui social di Fidanza, che poi aggiunge: "Le intimidazioni dei pochi manifestanti no tav non hanno scoraggiato i cittadini di Susa, che hanno riempito la biblioteca per ascoltare la presentazione di Culicchia su Ramelli, lanciando un messaggio chiaro: la valle non è più ostaggio della violenza antagonista, tantomeno quando vorrebbe censurare la storia dei ragazzi di destra assassinati dal brigatismo rosso".




