"Atreju è alle spalle, dobbiamo costruire un progetto chiaro e forte: creare un'alternativa per il Paese". Ospite di Enrico Mentana al TgLa7 delle 20, il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte glissa riguardo alle polemiche interne al centrosinistra sulla sua partecipazione alla manifestazione di Fratelli d'Italia ma avverte Elly Schlein e il Pd: "Non ho alcun interesse di creare un progetto che sia contro qualcuno, a noi interessa costruire la possibilità di restituire a cittadini la dignità di avere un lavoro ben retribuito, ai nostri giovani di poter rimanere in Italia".
L'ex premier, come suo solito, procede per slogan anche laddove dovrebbe spiegare nel dettaglio come si possa coniugare l'impostazione dei 5 Stelle a quella opposta dei dem su temi come la politica estera. "Noi non abbiamo mai lasciato perdere il concetto di invasore e di invaso, perché abbiamo sempre condannato con chiarezza", puntualizza Conte, che sull'Ucraina pare per la verità avere posizioni pi vicine a quelle di Matteo Salvini che della Schlein. "Per noi il diritto internazionale va rispettato sempre, che si tratti di Putin, che si tratti dell'Italia con Almasri, che si tratti Netanyahu o che si tratti di Trump. O vale sempre o non vale mai. Quindi l'invasore è Putin, però abbiamo detto sin dall'inizio che la prospettiva unica la strategia dell'escalation militare di fronte a una potenza nucleare è molto rischiosa e questa strategia si è rivelata fallimentare".
Conte e Schlein vanno d'accordo solo quando sparano sul governo, a proposito di progetti "contro qualcuno". "Giorgetti è sempre stato una persona molto moderata, oggi è in un contesto diverso, evidentemente ha una linea molto diretta con Chigi e in questo momento il governo gioisce di una prospettiva che non è più sovranista o patriottica, ma vanno nei vertici internazionali per compiacere i mercati internazionali e le agenzie di rating? Non è uno scandalo perché ricevere il plauso dei mercati e delle agenzie di rating può anche andar bene, ma se questo è il tuo unico obiettivo e poi dai uno schiaffo a pensionati, lavoratori e Pmi, allora è una follia".
Il ministro dell'Economia, prosegue Conte, "ha appena dichiarato che è una manovra non all'insegna dell'austerità ma della prudenza, invece è una manovra generosa perché porta regali di Natale all'industria delle armi, alle banche, ai giganti del web americano. Si è tentato di essere generosi con chi è alle prese con il condono edilizio, ma li abbiamo bloccati. Mentre ci sono i cittadini in difficoltà che non hanno avuto assolutamente nulla. A rimetterci chi sono? Coloro che hanno un crollo dei salari reali?".
"Si taglia sull'assegno di inclusione, quindi sui poveri assoluti, si taglia i fondi sulla disabilità, si taglia anche sugli aiuti per le piccole e medie imprese. Non hanno nulla, anche per quanto riguarda il caro energia, non hanno ricevuto nulla per i dazi, come invece aveva promesso Giorgia Meloni lo scorso aprile. Non c'è nulla addirittura per il piano casa, io ricordo gli applausi che prese al meeting di Rimini e preannunciò un piano casa. E invece, nulla di nulla". A rimetterci, conclude Conte, "sono coloro che in questo momento hanno già e subiscono il peso di 32 mesi di crollo della produzione industriale su tre anni di governo. Per loro cosa c'è? Neppure le briciole".




