Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato una modifica al trattamento previdenziale degli ex consiglieri regionali. La nuova disciplina prevede, al compimento dei 65 anni, l’erogazione di un assegno mensile di circa 600 euro a fronte del versamento di contributi pari a 570 euro al mese per i cinque anni di mandato. Il sistema prevede un’integrazione a carico del bilancio del Consiglio regionale stimata in circa 1.400 euro mensili per beneficiario.
La norma è stata approvata dalla maggioranza di centrodestra. Hanno votato contro Movimento 5 Stelle e Basilicata Casa Comune, mentre Partito democratico e Avs-Psi si sono astenuti. Il provvedimento ha effetto retroattivo e interviene anche sul contributo di solidarietà introdotto nel 2017, che prevedeva una decurtazione del 10% dell’indennità base mensile (pari a circa 6.500 euro) destinata a un fondo per finalità sociali.
Secondo i dati disponibili, solo una parte delle somme accantonate è stata finora utilizzata per iniziative come il monitoraggio sanitario degli esposti all’amianto in Val Basento, un centro per ragazzi con disturbi dello spettro autistico e l’acquisto di mezzi per il trasporto di minori con disabilità. Con l’entrata in vigore della nuova norma, consiglieri ed ex consiglieri potranno richiedere entro 90 giorni la restituzione delle quote non ancora impiegate.
L’emendamento è stato presentato durante l’esame del disegno di legge collegato al bilancio regionale, con tempi di discussione contingentati. È stato inoltre approvato all’unanimità un ordine del giorno che impegna a salvaguardare contributi già deliberati, ma non ancora erogati, destinati ad aiuti umanitari per la popolazione di Gaza. La maggioranza ha difeso il provvedimento come un adeguamento alle regole.




