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Pd, voto di scambio: "50 euro per ogni voto", l'audio che terremota il partito

lunedì 29 dicembre 2025
Pd, voto di scambio: "50 euro per ogni voto", l'audio che terremota il partito

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Un nuovo scandalo scuote il Pd: l'ombra del voto di scambio nel Mezzogiorno. Questa volta l’epicentro è Portici, dove la Lega denuncia un presunto sistema di compravendita delle preferenze che coinvolgerebbe un assessore comunale dem, con compensi da cinquanta euro a voto e un audio che, secondo gli accusatori, inchioderebbe l’esponente politico.

A rendere pubblica la vicenda è la coordinatrice regionale della Lega in Campania, Carmela Rescigno, che sulle pagine de Il Giornale diffonde un messaggio vocale che risale all’8 giugno 2022, tre giorni prima delle elezioni comunali. Nell’audio una donna invita alcune persone a recarsi da Luca Manzo, all’epoca candidato e oggi assessore, per ricevere un bigliettino con i nomi da votare e il denaro promesso in cambio della preferenza. Manzo ottenne in quell’occasione circa 500 voti, sufficienti per l’elezione in consiglio comunale.

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Oggi Manzo ricopre l’incarico di assessore alla pubblica istruzione nel Comune di Portici ed è politicamente vicino al sindaco Vincenzo Cuomo, esponente Pd indicato come possibile ingresso nella futura giunta regionale guidata da Roberto Fico. Rescigno, va ricordato, nella scorsa legislatura regionale presiedeva la commissione anticamorra.

Nel vocale diffuso si può sentire la donna mentre afferma: “Se sei interessata a venire ci vediamo da vicino perché questa persona ci ha voluto conoscere da vicino, lui vuole conoscere a chi lo vota. Paola, vieni, io lo sto dicendo a tutte perché sono cinquanta euro a voto, ed è come se le trovassi per terra, è peccato non approfittarne”.

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Intanto un altro episodio emerge a Giugliano, dove un consigliere eletto in una lista civica avrebbe offerto posti di lavoro come assistenza nel campo rom in cambio di voti. Anche in questo caso si tratterebbe di un esponente dell’area Pd. Dal partito, per ora, nessun commento ufficiale su entrambe le vicende. Un silenzio che, ovviamente, pesa.