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Il ddl intercettazioni slitta a settembre

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Il Governo prende tempo vista la frattura coi Finiani e la bagarre sulla norma che estende ai blogger l'obbligo di rettifica

Roberto Amaglio
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Altra fumata grigia per il ddl intercettazioni. La maggioranza, già alle prese con la frattura con lo schieramento dei "Finiani", sembrerebbe intenzionata a posticipare a settembre la discussione di un provvedimento su cui, nonostante le aperture del Governo in materia di sanzioni agli editori e di limitazioni alla pubblicazione delle intercettazioni, si preannunciava un'altra battaglia parlamentare. Nella riunione odierna dei Capogruppi, infatti, è stato chiesto di stralciare il punto dall'ordine del giorno: essendo la pausa estiva alle porte, appare scontato che la normativa verrà presa in mano dal Parlamento solo a settembre. Del resto, per quanto il testo sia già stato rivisto più volte con l'ammorbidimento della posizione del Pdl, l'approvazione del disegno di legge non era certo agevole, non solo per la frattura con i "Finiani", ma anche per il previsto muro contro muro tra maggioranza e minoranza in materia di blogger: a essere contestata era la norma che impone l'obbligo di rettifica entro 48 ore a tutti quelli che scrivono in rete. Già in vigore per le testate giornalistiche on line (per le quali si applicano gli stessi obblighi giuridici della carta stampata), l'emendamento proposto dalla maggioranza viene definita da Udc, IdV e Pd come un tentativo da parte del Governo di mettere il bavaglio alla rete. Popolo viola – Come sempre da quando il primo testo è passato alla Camera (giugno del 2009), intanto il popolo viola è di nuovo impegnato in una nuova mobilitazione in piazza. Gli oppositori del ddl intercettazioni hanno dato vita con i partiti, Fnsi, Cgil e blogger, a una veglia notturna, a cui ha farà seguito la manifestazione delle ore 18:30, con la formazione di una catena umana "intorno alla piazza, come simbolo e richiesta di legalità". Alla manifestazione, oltre a Fnsi e Cgil, hanno aderito Sel, Pd Roma, Idv, Fabbrica di Nichi (Roma e Bari), Federazione della Sinistra, Comitato per la libertà e il diritto all`informazione e alla conoscenza, BOBI BOicotta il BIscione.

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