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Stracquadanio a Napolitano: "Colpa della Costituzione se manca un ministro"

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Il deputato del Pdl: "Ad oggi una proposta informale di nomina allo Sviluppo economico è stata rifiutata dal capo dello Stato". Berlusconi smentisce

Eleonora Crisafulli
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Se dopo quattro mesi dalle dimissioni di Scajola, c'è ancora un vuoto al ministero per lo Sviluppo Ecomico la colpa è della Costituzione italiana. Replica così Giorgio Stracquadanio, deputato del Pdl, alle recenti lamentele del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Ieri a Mestre il capo dello Stato aveva risposto sarcasticamente a un cronista che gli faceva notare la mancata nomina di un ministro. "Passo la voce", aveva detto, dopo aver ripreso la classe politica per la scarsa attenzione dedicata ultimamente all'economia del Paese. Oggi Stracquadanio punta il dito contro Napolitano stesso che poco più di un mese fa ha rifiutato la proposta informale di Berlusconi, che vedeva in Paolo Romani un possibile successore:    "Questo vuole dire che un presidente del Consiglio nominato sulla base di un voto popolare ben netto, come nel caso di Berlusconi, non ha i poteri minimi che sono riconosciuti agli altri premier in tutta Europa e in tutto il mondo. Una delle attribuzioni fondamentali di un premier che voglia esercitare la possibilità di governare è quello di potere scegliere i ministri che meglio gli aggradano". La vicenda mette "in luce le contraddizioni della Carta costituzionale, la sua arretratezza" visto che "secondo la Costituzione i ministri sono nominati dal presidente della Repubblica, su proposta del presidente del Consiglio". Berlusconi smentisce - In una nota il premier smentisce Stracquadanio, precisa che Napolitano non ha mai respinto la candidatura di Paolo Romani. "Contrariamente a quello che leggo in alcune dichiarazioni e sulle agenzie di stampa, devo precisare che il Capo dello Stato non ha mai respinto alcuna candidatura per l'incarico di Ministro per lo Sviluppo economico. Anche perché, nella mia veste di Presidente del Consiglio e per il mandato costituzionale che mi spetta, non ho mai proposto finora candidati al Capo dello Stato".

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