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Rischiano di perdere 100 deputati

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Berlusconi e Bossi pensano al voto anticipato, ma in queste condizioni sono proprio Pdl e Lega i partiti più penalizzati

Giulio Bucchi
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Vincono i partiti, vince l'antipolitica. E così, con la tentazione di Pdl e Lega di far franare il governo Mario Monti e tornare a breve alle urne, il boomerang potrebbe essere proprio per quegli stessi leader che ieri, chi più chi meno, festeggiavano dopo il voto su Cosentino in aula. Perché, come scrive Mario Sechi nel suo editoriale su Il Tempo, la verità è che l'Italia è un paese con un governo senza politici e partiti senza governo, cioè nel caos totale. E sarebbe il centro destra a rimetterci: andando al voto a giugno, con un Pdl ancora alle prese con la ristrutturazione del difficilissimo dopo Cav e un Carroccio disunito, se non esploso, il centrodestra rischierebbe di incassare una sonora sconfitta. Cento deputati in meno, forse di più. Di sicuro meno di una sinistra pur in formato Brancaleone. E con il sospetto che l'ingovernabilità stia diventando la regola. In queste condizioni, anche la tentazione del "gioco forte" e del "rischiatutto" di Berlusconi potrebbe trasformarsi da strategia vincente ad autogol.

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