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Orgoglio Pdl: lascia l'aula

I deputati azzurri abbandonano gli scranni della Camera quando Fini commemora Scalfaro: "Questa volta non ci stiamo noi"

Matteo Legnani
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Quando il presidente della Camera Gianfranco Fini, in apertura di seduta oggi a Montecitorio, ha commemorato l'ex presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro scomparso domenica scorsa definendolo un "esempio di coerenza ideale e di integrità morale" e  campione di "rigore, competenza e autorevolezza", i deputati del Pdl non ci hanno più visto. E, quasi in blocco, hanno lasciato l'aula. Questione di orgoglio, oltre che di coerenza, nei confronti di un presidente che con le sue scelte fu l'artefice istituzionale (la Lega fu quello politico) del "ribaltone" del '95, ponendo fine al primo governo Berlusconi e di fatto mandando al governo la sinistra che meno di un anno prima aveva perso le elezioni. "Questa volta non ci stiamo noi" è stato il commento di alcuni esponenti del Pdl al momento di lasciare l'aula, facendo riferimento al famoso discorso del "Io non ci sto" pronunciato da Scalfaro durante il suo sttennato.  

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