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Vendola: "Grillo come il Cav, omofobo e xenofobo"

Il comico ruba consensi alla sinistra, e il leader di Sel si scaglia contro di lui. E tira in ballo Berlusconi

Andrea Tempestini
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  Beppe Grillo spaventa la sinistra: il comico ligure fa incetta di consensi e di pari passo spara dichiarazioni sempre più irricevibili, come quella recente sulla Norimberga per i partiti politici. E se un tempo la stessa sinistra strizzava l'occhio al leader del Movimento 5 stelle, ora cerca di cacciarlo, di eliminarlo. Beppe al 7% - Secondo i più recenti sondaggi, Grillo potrebbe raccogliere una fetta di consensi pari al 7 per cento. Troppo, sia per il Partito Democratico sia per Sinistra e Libertà. Ed ecco che così, contro Grillo, scende in campo proprio Nichi Vendola. L'argomentazione del governatore pugliese bersagliato dalle inchieste? "Grillo è come Berlusconi".  "Xenofobo e omofobo" - Il pensiero di Nichi è scritto nero su bianco in un'intervista concessa al Secolo XIX. "Siamo alla fine di un'esperienza nata con la crisi della Prima Repubblica, di un'epoca che aveva visto sfondare chi aveva attaccato il sistema partitocratico. Tra il 1992 e il 1994 era apparso questo uomo nuovo, Berlusconi - spiega Vendola -, che vinse in nome dell'antipolitica, perseguendo un consenso aggressivo, con un populismo disinvolto e come alternativo al fango istituzionalizzato". E il Movimento 5 stelle, conclude Vendola, "usa forme tipiche del populismo di destra, ha persino tratti xenofobi e omofobi".  

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