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Addio Antonio Pennacchi, la rovinosa rissa con Matteo Salvini su La7: "Perché 'ste ca*** di battutine? Tua madre doveva riempirti di botte"

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Addio ad Antonio Pennacchi, lo scrittore se ne è andato a 71 anni, colto da un malore improvviso, probabilmente un infarto. Si tratta dell'autore di Canale Mussolini, il romanzo pubblicato con Mondadori che aveva vinto il premio Strega nel 2010. Il cosiddetto "fasciocomunista", ossia Pennacchi, era una personalità vulcanica, incontenibile, spesso sopra le righe, a tratti irresistibile.

 

Uno che non le mandava a dire, insomma. Ed infatti in questi momenti tristi, nel momento dell'addio allo scrittore, è tornato a rimbalzare, rilanciato anche da La7, il video di un durissimo scontro che ebbe a Fuori Onda, programma all'epoca condotto da David Parenzo, con Matteo Salvini. Una rissa-tv innescata dalle considerazioni poco lusinghiere di Pennacchi nei confronti di regione Lombardia.

 

"Perfetto, va bene... la Lombardia è la patria di tutte le mafie. Glielo dico così lei è contento", disse Salvini. E poi, il diluvio. "Ma perché ca*** fai ste battutine? Ma vai a scuola prima di fare le battutine, ma studia... santo Dio", urlava Pennacchi. "Perché si agita il signore col cappello in studio? Io sono tranquillo... la scuola la ho fatta. Sapevo anche latino e greco...", replicava il leghista. "E com'è che stai rovinato a questa maniera?". "La mia mamma mi ha insegnato che l'educazione prevede di togliersi il cappello quando si è in compagnia di qualcuno", pungeva Salvini. Dunque la sparata di Pennacchi: "Sua madre avrebbe dovuto riempirla di botte quando era bambino". "Ringrazio Dio di non essere nato intellettuale come il signore. E che mia madre non mi abbia riempito di botte", chiudeva l'indimenticabile scambio Matteo Salvini.

 

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