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Otto e mezzo, Massimo Cacciari gela Lilli Gruber: "Sono troppo stanco". Poi la travolge sui vaccini

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"Sono troppo stanco per ripeterlo". Massimo Cacciari ascolta con il capo chino il lungo preambolo di Lilli Gruber a Otto e mezzo su vaccini, Green pass e limitazioni per i non vaccinati. Il filosofo, in collegamento con La7, è forse il più noto degli intellettuali italiani schierati contro il certificato verde. Una voce critica contro il governo e minoritaria rispetto all'opinione pubblica degli italiani, ma molto apprezzata dai conduttori dei talk politici. 

 

 

 

 

 

 

"Forse è il vaccino che non basta - riprende il filo Cacciari -, perché l'Organizzazione mondiale della Sanità ricorda che l'Europa, il continente con la percentuale di gran lunga maggiore di vaccinati, è alla quarta ondata. Mentre il senior editor del British Medical Journal ha ricordato come la maggior parte dei contagiati siano vaccinati. Se continuiamo con la solfa della verità unica e non diamo nessuna informazione completa che permetta una scelta consapevole, questo è lesivo della dignità umana".
 

 

 

 

 

 

 

 

"Devono essere riportati tutti i dati scientifici - ribadisce il filosofo -, anche per l'incidenza e la correlazione tra vaccinati e mortalità. La storia che il vaccino va bene a tutti e in tutte le condizioni non è una cosa scientifica. Alcuni hanno un altissimo rischio, non sono io ma l'Oms a dire che è una follia vaccinare tutti i bambini". 

 

 

 

 

 

 

 

"Questo è nient'altro che l'ultimo passaggio di una situazione in cui tutto viene centralizzato e ogni discussione viene mandata in pensione. Questa è una tendenza di cui io scrivo da decenni, ora siamo al dunque".

 

 

 

 

 

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