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DiMartedì, rissa Di Battista-Speranza: "Facile venire pagato"

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Alessandro Di Battista e Roberto Speranza non se le mandano a dire. Accade a DiMartedì dove l'ex grillino tira in ballo il fu ministro della Salute: "Io non credo che quando era ministro, non abbia avuto la possibilità politica di fare una battaglia per la trasparenza sui contratti tra l'Unione europea e le case farmaceutiche. Questa dà la possibilità all'Italia di farsi curare con vaccini italiani e non americani". Ma non finisce qui, ospite di Giovanni Floris nella puntata di martedì 24 gennaio su La7, l'ex deputato prosegue: "Oggi ha votato con Salvini e Meloni per l'invio di armi in Ucraina, non credo non abbia avuto l'occasione per opporsi. Le scelte sono legate al coraggio di assumere certe posizioni".

 

 

Parole che scatenano la reazione dell'interlocutore: "Al governo bisogna fare i conti con la realtà, facile venire qui pagato, e pontificare". "Io non prendo denaro pubblico come lei", controbatte Dibba mentre Speranza continua: "Io per tre anni ho fatto il possibile in una situazione difficile, credo di aver fatto fare un passo avanti all'Ue. Prima i vaccini li compravamo da soli, ora tutti insieme. Non è stato facile. Facile venire in poltrona e dare lezioni".

 

 

A quel punto è il conduttore a bacchettare l'ex ministro: "Non può prendere tutte le critiche così però". E infatti Di Battista cavalca l'onda: "Argomentazioni misere se un deputato attacca lo stipendio di un privato cittadino". Ma Speranza ancora una volta non ci sta: "Sei un personaggio pubblico, perché sei stato in Parlamento". Polemica chiusa.

 

 

 

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