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Reazione a catena, puro veleno: "Zanzarine donne? Un piccolo stupido esempio"

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Ci mancava l'accusa di "patriarcato" contro Reazione a catena. Il quiz preserale di Rai 1 condotto da Marco Liorni, oltre che formidabile traino per il Tg1 delle ore 20, è uno dei fenomeni di questa stagione televisiva non solo per gli ascolti, ma anche per il coinvolgimento e il trasporto con cui i telespettatori commentano in tempo reale le puntate sui social. Un fenomeno peraltro già visto, in analoga misura, con L'Eredità di Flavio Insinna.(e che vedrà questa stagione al timone Pino Insegno)


Tantissimi si complimentano con il conduttore e i concorrenti, altri criticano gli strafalcioni di campioni e sfidanti, qualcuno si innamora di qualche giocatore. La maggior parte prova a partecipare a sua volta, rispondendo alle domande e mettendosi alla prova.

 

 

 

Ma c'è anche il rovescio della medaglia: su X (l'ex Twitter) ogni puntata viene accompagnata da qualche post al limite (e forse oltre) dell'assurdo, tra teorie del complotto (immancabili le accuse agli autori o al conduttore di favorire i campioni, e allo stesso tempo le accuse di chi sostiene l'esatto contrario, cioè che la Rai farebbe il gioco di uno sfidante) e altre bizzarre idee. Questa, però, le batte tutte.

 


 

Sotto esame la puntata in cui le milanesi Zanzarine sono uscite sconfitte dai campioni in carica, gli abruzzesi (ma bolognesi d'adozione e gira-Italia) Qua e là, gli autentici eredi dei campionissimi da record Dai e dai. Bene, una telespettatrice scrive, tra l'affranto e l'amareggiato: "Come si esaltano i campioni se sono maschi e come si reputano antipatiche se sono donne. Ehehe chissà perché.. Altro piccolo (e stupido) esempio di come il patriarcato regna nel nostro paese". 

 

 


 

Qualcuno le risponde: "Vero!". "Le campionesse storiche di questa trasmissione donne e tifatissime! Io credo, che nonostante, purtroppo, il patriarcato, si esalti la bravura, la simpatia e la sportività!". Un altro telespettatore però la contesta su tutta la linea: "Boh da quello che ho visto periodicamente su questo hashtag mi sembra totalmente il contrario. Appena ci sono 3 ragazzi tutti a dire 'mamma mia quanto sono boni', 'mamma mia quanto sono bravi', 'sono proprio dei bravi ragazzi' (quando non si sa nemmeno chi siano )". In fondo, la vita è bella perché è varia (anzi, varietà).

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