Roma, 18 apr. (Adnkronos) - Il contrasto tra cio' che appare e cio' che sta sotto. E' quello che interessa evidenziare nelle sue opere a Dominik Moll, regista di 'Le Moine', il thriller gotico tratto dal romanzo del 1796 di Matthew Lewis, 'Il monaco', che vede Vincent Cassel nel ruolo del tormentato frate cappuccino Ambrosio. Il film, che uscira' nelle sale italiane a luglio distribuito da Nomad, e' stato proiettato a Roma nell'ambito del festival di cinema francese 'Rendez-vous', ideato dall'Ambasciata di Francia e organizzato dall'Insitut Francais - Italia. ''Leggendo il romanzo di Lewis -spiega Moll all'Adnkronos- che ho trovato molto 'visual', mi e' venuta l'idea di farne un film''. Il soggetto, in realta', affascino' in passato registi come Artaud e Bunuel, che pero' non ne fecero nulla. Moll, regista di 'Harry un amico vero' e 'Lemming', e' al suo primo film ambientato in un'epoca diversa dall'attuale. ''Ero reticente a fare un film in costume -rivela- ma 'Le Moine' e' una storia di pura fantasia, non ispirata a fatti reali, quindi ho trovato in questo soggetto tutta la liberta' che mi serviva per mettermi alla prova nel costume, nelle scene e negli aspetti piu' stilizzati e gotici. Insomma -sottolinea- c'erano tutti gli elementi per giocare con la fantasia''. E soprattutto, spiega ancora il regista tedesco ma che da sempre lavora in Francia, ''c'e' quello che mi interessa nel cinema: il contrasto tra cio' che appare nella superficie e tutti gli elementi sottostanti. Il personaggio di Ambrosio e' apparentemente liscio e controllato, ma invece si percepiscono le pulsioni e le emozioni forti che si muovono con forza sotto la superficie''. (segue)