Roma: criminologo, serial killer itinerante nesso tra donna mutilata e Rea/Adnkronos (4)
Cronaca
(Adnkronos) - Quanto alle modalita' del delitto, ''la tecnica del depezzamento, dello squartamento e dell'occultamento di una parte del suo corpo - spiega il criminologo - fa pensare a un soggetto deciso, freddo esecutore, itinerante, che si muove per l'intera Italia, organizzato e non controllato dalla polizia. La metodica omicidiaria e' stata una metodica da rituale malativoso, con moltissimi risvolti punitivi e personali''. E secondo il criminologo non si puo' escludere che fra il delitto di Roma e quello di Carmela Rea trovata morta nel teramano mercoledi' scorso ci siano dei collegamenti. ''Dobbiamo uscire dagli schemi di cui ci parlano nei film, da un modus operandi che e' sempre lo stesso - spiega - La storiella del serial killer che segue gli schemi, come si vede nei film, fa parte di una fantasia horror. Assassini del genere hanno una fantasia macabra illimitata, ogni volta che uccidono una persona lo fanno con metodiche nuove e con strumentazioni varie. L'unica cosa che resta e' la firma psicologcia di appagamento, che consiste nell'abbandonare e scaricare il corpo alla vista di tutti, affermando cosi' il proprio dominio e dimostrando il proprio disprezzo nei confronti della vittima''. ''Nell'ultimo caso, quello di Carmela Rea - aggiunge - l'omicida l'ha abbandonata in un posto dove sapeva che sarebbe stata trovata. E' andato in overkilling perche' l'ha colpita 35 volte con furia selvaggia, distruttiva e cieca. Detto questo dobbiamo attendere lo studio del background di questa donna''. I casi potrebbero non essere collegati, aggiunge Lavorino, ma abbiamo imparato che nel crimine ci sono continuamente comportamenti nuovi.