Immigrati, in 200 lasciano l'Italia per Nizza La Francia pronta a sospendere Schengen
Cronaca
Parigi, 22 apr. (Adnkronos) - La Francia sta considerando la possibilita' di sospendere provvisoriamente l'accordo di Schengen. Lo rendono noto fonti dell'Eliseo a pochi giorni dal vertice Italia-Francia che si svolgera' martedi' prossimo a Roma e che avra' proprio tra i temi al centro degli incontri quello dell'emergenza immigrati provenienti dalla Tunisia. L'indiscrezione arriva nel giorno in cui 200 immigrati nordafricani sono partiti da Ventimiglia per la Francia. In gran parte erano arrivati ieri notte con il treno da Roma delle 23.15 e avevano perso la coincidenza con il treno in partenza alle 23.30 per Nizza. La mancata partenza aveva causato nella un aumento rispetto alla media del numero di immigrati presenti in città. Non si sono avuti disordini, né al centro di accoglienza temporaneo né in stazione. In mattinata si sono avuti una cinquantina di nuovi arrivi. La media di presenze di immigrati a Ventimiglia si attesta sulle 150 unità. Di questi, una trentina sono stati rimandati in Italia perché senza denaro sufficiente (da 20 a 62 euro, secondo i casi). Ieri i nordafricani tornati in Italia erano stati cinque. Altri 91 cittadini tunisini nel pomeriggio hanno lasciato il centro di accoglienza di Cagliari, e con autobus messi a disposizione dalla Caritas, sono diretti a Porto Torres dove alle 20,30 si imbarcheranno sulla nave Tirrenia diretta a Genova. Altri 90 tunisini partiranno sempre questo pomeriggio da Cagliari per Civitavecchia, sempre in nave. Tutte le 181 persone sono state munite dall'Ufficio di Polizia dell'Immigrazione, di permesso di soggiorno elettronico temporaneo e titolo di viaggio. A coprire le spese dell'accoglienza temporanea nei centri presenti Savona e Genova ci penserà la Protezione civile nazionale. Lo ha assicurato il capo della Protezione civile nazionale e commissario delegato per l'emergenza profughi Franco Gabrielli nel corso di una telefonata, in mattinata, con l'assessore alle Politiche Sociali della Regione Liguria Lorena Rambaudi. ''Un atto molto importante -sottolinea Rambaudi- in quanto, trattandosi di persone che non rientrano nei piani nazionali di arrivi in Liguria, non possiamo far fronte a queste spese come Dipartimento di Protezione civile regionale''. Nella serata di ieri, comunica il Viminale, 19 cittadini egiziani sono stati rimpatriati a Il Cairo con un volo charter decollato dall'aeroporto di Catania. Ne dà notizia il Viminale in una nota. Gli egiziani facevano parte di un gruppo di 26 clandestini (25 maggiorenni e un minorenne) sbarcati lo scorso 20 aprile nelle vicinanze dell'oasi naturalistica di Vendicari (Siracusa). ''Tutti gli stranieri, al momento del rintraccio da parte delle forze di polizia territoriali, erano privi di documenti identificativi. Tuttavia, dalle interviste effettuate, si è potuto appurare la loro nazionalità egiziana. Tra i clandestini -viene rilevato- sono stati individuati 2 scafisti, arrestati per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, mentre il minorenne è stato affidato ad una idonea struttura di accoglienza. Altri 4 stranieri, in qualità di testi, sono a disposizione della competente autorità giudiziaria''. Continuano, intanto, gli sbarchi: un peschereccio con 51 immigrati a bordo, tra cui 3 minori, sembra tutti egiziani, è stato soccorso nella notte da due motovedette della Guardia di finanza al largo di Siracusa. Gli immigrati sono stati trasferiti a bordo delle motovedette della Finanza e portati al porto di Siracusa. Le fiamme gialle avrebbero già individuato i due scafisti, entrambi accusati di favoreggiamento all'immigrazione clandestina. Caos, invece, nella tendopoli installata nell'ex caserma Andolfato di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), dove gli immigrati hanno assalito la polizia e sono fuggiti. Da ieri pomeriggio fino ad oggi polizia e carabinieri sono stati costretti a subire 4 assalti dagli immigrati, che hanno lanciato sassi e suppellettili. C'e' una parte degli ospiti del campo che appoggia i loro compagni nei tentativio di fuga dalla tendopoli. Un immigrato che stava cercando di scavalcare la rete di recinzione e' caduto e si e' ferito lievemente. L'immigrato e' stato condotto in ospedale ma successivamente si e' dato alla fuga facendo perdere ogni traccia di se stesso. Secondo quanto si e' appreso dalla tendopoli altri 3 immigrati sono riusciti a fuggire. Diversi poliziotti, colpiti dai sassi sono rimasti lievemente feriti. Generalmente gli assalti scattano in serata dopo l'ora di cena, nella notte intorno all'una e poi il pomeriggio verso le 14. Complessivamente nel campo si trovano oltre 200 immigrati. Sono in attesa di conoscere la loro destinazione finale. A Bari, agenti della Squadra Mobile della Questura del capoluogo pugliese hanno fermato due cittadini tunisini, M. A., 34 anni, e L. S., 25, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. In particolare i poliziotti hanno svolto indagini nel Centro di Accoglienza Richiedenti Asilo del capoluogo pugliese trovando delle prove sul loro ruolo di organizzatori del viaggio dalle coste africane fino a Lampedusa di 35 immigrati a bordo di un barcone. La traversata si è conclusa lo scorso 17 marzo con il soccorso in mare. Sono state le testimonianze di due passeggeri di quel viaggio, loro connazionali ospiti del Cara di Bari, a fornire le prove decisive agli inquirenti. Nei confronti dei due scafisti è stato poi adottato un provvedimento cautelare in carcere dal gip del Tribunale di Bari su richiesta della Procura della Repubblica. I testimoni, che hanno riferito nel dettaglio circa la condotta illecita dei connazionali, hanno corrisposto per il viaggio una somma di denaro compresa tra i 2.000 e i 2.500 dinari (1000-1250 euro circa). Al momento dello sbarco gli scafisti si erano confusi con gli altri migranti cercando di sottrarsi alle loro responsabilità. Proprio riguardo gli sbarchi, in un messaggio di auguri di Pasqua inviato al Segretario di Stato di Sua Santità Cardinale Tarciso Bertone, il presidente del Consiglio scrive: "La Santa Pasqua vede l'Italia impegnata nell'assistenza alle migliaia di persone in fuga dai Paesi del nord Africa. In ossequio al rispetto della dignita' e del valore della persona umana sancito - come ha affermato il Santo Padre - dai Popoli della terra nella Carta dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, si sta adoperando al meglio per rispondere con generosita' a tanta sofferenza''.