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Crisi: Camusso, Governo guardi a Paese e non solo a mercati

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Economia

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Roma, 3 mar. (Adnkronos) - ''Se il Governo continua a guardare ai mercati e non al Paese, alla fine avra' solo da guardare perche' il Paese non ci sara' piu'''. A metterlo in chiaro e' stata Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, parlando dal palco della manifestazione dei lavoratori della costruzioni. E la priorita', per Camusso, e' quella di ''creare lavoro''. ''E' giunto il momento di pensare al lavoro'', incalza Camusso. ''Dopo tre anni di bugie, il governo ha detto la verita' ma la sua credibilita' regge se si cominciano a dare risposte ai lavoratori italiani. E se non sara' cosi'- ammonisce il numero uno della Cgil- non fara' meglio di chi l'ha preceduto''. Insomma, il governo ''deve cominciare veramente la fase 2'' puntando alla crescita e all'esecutivo che nel suo programma parla di rigore, equita' e crescita ''chiediamo coerenza''. ''Abbiamo visto il rigore che guarda solo a una parte del Paese''. e il rigore, puntualizza, e' anche ''chiedere alle banche che investano soldi nel Paese. Inoltre, ''manca l'equita' e manca soprattutto la crescita, che non si fa solo con le liberalizzazioni e le semplificazioni''. La strada maestra e' quella di ''creare lavoro perche' solo cosi' si cresce''. E, prosegue Camusso, ''non e' tollerabile che l'unico intervento pubblico sia stato il salvataggio delle banche e non per il lavoro''. Sul fronte delle infrastrutture, il Cipe ha stanziato le risorse ma ''da allora non si e' aperto un cantiere. Non basta deliberare ma occorre fare''. '''Il Governo - insiste Camusso - chiami le grandi imprese pubbliche e partecipate, quelle private e chieda loro quando partono gli investimenti. Ci deve essere una responsabilita' collettiva''.

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