Caso Antonveneta: a Milano il processo d'appello sull'estate del risiko bancario/Adnkronos (4)
Cronaca
(Adnkronos) - La fallita scalata di Fiorani ad Antonveneta inizia nel gennaio 2005 quando l'istituto lodigiano annuncia di aver superato la soglia del 2% del capitale della banca veneta, di cui gli olandesi di Abn Amro erano allora i maggiori azionisti. Nel febbraio del 2005 la popolare riceve il permesso della Banca d'Italia per salire fino al 15% in Antonveneta e successivamente fino al 29,9%. Ad aprile Fiorani e 'soci' hanno in mano il 40% di Antonveneta . Una quota che fa scattare l'esposto degli olandesi Abn Amro insospettiti dalla 'velocita'' delle autorizzazioni concesse alla banca guidata da Fiorani. A maggio la Procura di Milano avvia le indagini e apre un fascicolo contro ignoti per aggiotaggio sulla scalata ad Antonveneta da parte di Bpl. Interviene la Consob, poi le indagini porteranno nel luglio dello stesso anno al sequestro dei titoli Antonveneta detenuti dai 'furbetti del quartierino'. A luglio arriveranno lo stop alle offerte Bpi da parte di Consob e successivamente di Banca d'Italia. Nel decreto di sequestro delle azioni si fa riferimento ad alcune intercettazioni che coinvolgono Fiorani e l'allora governatore di Bankitalia, Antonio Fazio. Secondo gli inquirenti Fazio avrebbe fornito informazioni privilegiate a Fiorani, in forza delle quali il numero uno della Bpl avrebbe utilizzato persone di sua fiducia per l'acquisto di azioni Antonveneta . Il 2005 si chiude con l'arresto di Fiorani e le dimissioni di Fazio da Governatore della Banca d'Italia.