8 marzo: Torino, appello dei fiorai contro 'mimosa selvaggia'
Economia
Torino, 6 mar. - (Adnkronos) - ''In linea con un'azione del Governo particolarmente impegnata sul piano della lotta all'evasione fiscale, cosi' come ai fenomeni dell'abusivismo e della contraffazione, chiediamo che si faccia tutto il possibile per porre freno ad un fenomeno di sfacciata illegalita' che crea un danno economico enorme per la nostra categoria, in un momento di pesantissima crisi dei consumi che sta ingenerando forti criticita' a molte delle nostre imprese''. Questo, in sintesi il contenuto della lettera scritta da Giovanni Barberis, presidente dei Fiorai Ascom di Torino e provincia, al prefetto Alberto Di Pace in vista del prossimo 8 marzo, Festa della donna, giornata in cui la tradizione vuole si regalino minose. Nella missiva, la categoria che a Torino e provincia conta circa 800 operatori, si chiede aiuto contro il fenomeno di 'mimosa selvaggia', ovvero, denunciano i fiorai ''quell'abusivismo commerciale 'imperante' e 'sfacciato' che, a ogni ricorrenza e festivita', va a pesare con business a piu' zeri sul mercato floreale subalpino, tagliando una fetta consistente di guadagni al commercio legale''. Il business complessivo, per l'8 marzo quest'anno e' stimabile a Torino e provincia, intorno ai 500mila Euro, contro i 600-800mila registrati fino a qualche anno fa. ''I grandi business sono solo un ricordo, ma cio' che piu' ci amareggia - conclude Barberis - e' proprio la beffa dell'abusivismo che al commercio legale sottrae non meno del 50% del giro complessivo d'affari''.