Sardegna: Cgil-Cisl-Uil, manovra 2012 non contiene risposte a crisi
Economia
Cagliari, 8 mar. - (Adnkronos) - ''La manovra finanziaria della Regione sarda per il 2012/2014, esitata dal Consiglio regionale, non contiene risposte adeguate all'altezza della crisi del lavoro e dello sviluppo''. Lo sostengono i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil della Sardegna, Enzo Costa, Mario Medde e Francesca Ticca, all'indomani dell'approvazione della manovra finanziaria da parte del Consiglio regionale sardo. ''Gli interventi e gli strumenti adottati sono quelli gia' conosciuti in precedenti manovre - affermano Costa, Medde e Tocca - che non hanno sortito effetti positivi nella lotta alla disoccupazione e alla stagnazione economica. Oggi, in una fase recessiva, si reitera un modello di manovra finanziaria e di bilancio di profilo basso e senza aver effettuato alcuna verifica sull'efficacia dei provvedimenti messi in campo negli anni trascorsi''. ''Peraltro - spiegano i sindacati -, le pochissime novita' non affrontano ne' intaccano le diseconomie esterne ai processi produttivi che penalizzano fortemente le imprese, non intervengono sulla disoccupazione giovanile, considerato che anche il Master and Back deve essere ampiamente rivisitato sul versante dell'impiego successivo al master, che l'apprendistato, pur positivo come strumento, e' fortemente condizionato dalla situazione in cui versano le imprese dell'Isola, che non si e' voluto tenere conto dell'improrogabile necessita' di un Piano per il lavoro che intervenisse a favore dei giovani e del reimpiego dei lavoratori espulsi dal processo produttivo, che non si e' proceduto ad avviare alcun segnale di riforma della formazione e di lotta reale alla dispersione scolastica, che non si e' adottato alcun nuovo intervento a favore delle famiglie e che resta inattuato il fondo di garanzia etico quale ulteriore opportunita' per contrastare le poverta'''. (segue)