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Mafia: Borsellino ucciso perche' ostacolo a trattativa/Il Punto (3)

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Cronaca

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(Adnkronos) - La nuova inchiesta sull'attentato considera proprio questo il vero movente di Cosa nostra: rimuovere l'ostacolo rappresentato da Borsellino alla prosecuzione dei contatti con esponenti delle istituzioni sul 'papello', le richieste di Riina allo Stato. "Secondo me -ha messo a verbale Brusca- arrivo' a Riina il messaggio: c'e' un ostacolo. Nella mia valutazione, si intendeva che Borsellino intendeva andare avanti nelle indagini, oppure che era venuto a conoscenza di qualche cosa, oppure che intendeva proseguire nel rigore di repressione contro cosa nostra. Ma non c'era nessuno in grado di avvicinare Borsellino per indurlo a mitigare il suo rigore''. Il collaboratore di giustizia ha raccontato che Riina gli disse "che aveva avuto contatti con personaggi politici, tra cui la Lega di Bossi, in particolar modo. Ad un certo punto mi disse si sono fatti sotto, e cio' a cavallo della strage di Capaci e di via D'Amelio". Il pentito ha parlato ai pm anche di una sua "deduzione" sui retroscena dell'approccio alla trattativa: "Io penso che per senso di colpa, i carabinieri quando si rendono conto che la strategia investigativa che avevano messo in campo sortisce come conseguenza indiretta le stragi, si informano per sapere che cosa puo' esserci per fermare quel pandemonio. Non c'entra che i carabinieri sono i mandanti delle stragi. C'erano stati altri segnali, quali le bombe alle sezioni della DC, l'omicidio Lima e la strage di Capaci. A quel punto si inserisce il contatto". (segue)

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