Cassazione: i figli non sono 'pacchi', genitori separati in ritardo non scusabili (2)
Cronaca
(Adnkronos) - Contro il doppio verdetto di colpevolezza la donna ha fatti ricorso in Cassazione, facendo notare che il ragazzino non poteva essere trattato alla stregua di un 'pacco' e che la mancata consegna al padre non era dovuta ad un atto di ritorsione o comunque ad una volonta' di non rispettare le disposizioni del giudice, ma semplicemente dalla necessita' di "non lasciare senza una necessaria quanto rassicurante presenza genitoriale" il bambino. E la Suprema Corte le ha dato ragione, annullando senza rinvio la sentenza d'appello. In particolare, la Cassazione spiega che "e' onere del genitore non affidatario di farsi carico di rispettare giorni e orari fissati nel provvedimento del giudice, posto che detto provvedimento che stabilisce che il coniuge non affidatario ha il diritto di vedere e tenere con se' i figli a partire da una certa ora di certi giorni fino ad una determinata scadenza temporale, non autorizza il medesimo a scegliere 'ad libitum' in quale ora presentarsi, essendo egli invece tenuto a rispettare l'orario inziziale, sia pure - concede piazza Cavour - entro limiti di ragionevole tolleranza". In definitiva la Cassazione ricorda che "ai fini del dolo occorre necessariamente leggere la condotta del genitore affidatario a fronte della condotta del genitore non affidatario" proprio perche' al di sopra di tutto ci deve essere "l'interesse morale e materiale del bambino soggetto di diritti e non mero oggetto di finalita' esecutive perseguite da altri".