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Sciopero bisarche, settore auto in crisi. Fiat: "Possibile stop anche a Pomigliano"

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Economia

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Torino, 14 mar. - (Adnkronos/Ign) - Lo sciopero delle bisarche sta fortemente penalizzando il settore automobilistico italiano, tanto che la Fiat denuncia dall'inizio dell'agitazione a oggi perdite di produzione e quindi di vendita per circa 20 mila unita' e non esclude, se la situazione non si normalizzera' nei prossimi giorni, di ''procedere ad ulteriori chiusure degli impianti italiani, compreso lo stabilimento di Pomigliano impegnato nel lancio europeo della Nuova Panda''. In particolare, il Lingotto sottolinea che lo sciopero dei servizi di autotrasporto ''ha generato e continua a generare lunghi e numerosi ritardi nelle consegne delle vetture ai concessionari e ai clienti'', perche' l'agitazione ha reso necessario ''ridurre sensibilmente, o addirittura bloccare le attivita' produttive in alcuni stabilimenti, con un forte impatto sulle fatturazioni e sulle immatricolazioni in Italia ed all'estero. ''Le perdite di produzione e quindi di vendita dovute allo sciopero sono ad oggi di circa 20 mila unita' che sara' molto difficile recuperare nel corso dell'anno - aggiunge il Linotto - e i danni causati finora avranno un impatto negativo di circa il 10% sulle quote di mercato di marzo in Italia e all'estero''. Il settore automotive italiano gia' fortemente in sofferenza viene ad essere ulteriormente penalizzato da questo fermo'', prosegue il Lingotto che evidenzia come sia ''molto importante che la situazione si sblocchi in tempi brevi, in modo da ripristinare il normale svolgimento dei servizi di trasporto e non compromettere ulteriormente i risultati del comparto automotive. Se non si normalizzera' nei prossimi giorni la Fiat dovra' procedere ad ulteriori chiusure degli impianti italiani, compreso lo stabilimento di Pomigliano''.

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