Libri: Ginevra Bompiani racconta le donne ne 'La stazione termale'
Cultura
Palermo, 16 mar. - (Adnkronos) - "Siamo arrivate nel pomeriggio. Ho capito subito che avevamo sbagliato albergo. Ma la zia ha fatto finta di niente. L'albergo piu' bello e' quello accanto. Vecchio, di un bel giallo accogliente, con le colonne sulla porta principale e finestre con le tende...': Inizia cosi' 'La stazione termale' (Sellerio editore Palermo, 145 pagg., 12 euro), la storia di quattro donne in una stazione termale. Ma chi sono le protagoniste? Una bambina e la zia, Lucy e Emma. E due amiche "di una certa eta'", Lucia e Giuseppina. Ginevra Bompiani, autrice di 'Spazio narrante' e altri romanzi, le colloca l'una di fronte all'altra. E ciascuna di queste donne, perfino la bambina, ha il suo conto conto sospeso con il passare del tempo e la bellezza. In realta' la stazione termale e' un apparente paradiso provvisto del suo elisir di lunga vita, ma nelle sue pieghe si nasconde il piccolo inferno che l'eterna giovinezza ha sempre chiesto in cambio. Fra le due coppie si intrecciano in quei pochi giorni tanti fili, componendo tutti i rapporti possibili. Ognuna ha il suo segreto, che la bambina, come un piccolo segugio, inventa e stana. Quando un segreto si svela, un altro si crea: come se la stazione termale fosse il brodo di coltura di quei batteri (la solitudine, la morte, l'amore...) che dovrebbe curare e tacere. E' una novella-ragnatela, in cui il femminile sembra trovarsi nel suo luogo proprio, mentre il maschile resta all'esterno, a delimitare un altro territorio, il luogo dei desideri e delle paure, dove fatalmente si dovra' tornare. Cosi' il protagonista di questo raccontare - un protagonista che verrebbe voglia di definire settecentesco - e' il segreto con il suo erotismo.