Salute: Verdone, chi sposa l'omeopatia di solito sta gia' bene
Cronaca
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Conosco tante persone che hanno sposato l'omeopatia, tanti che la praticano ma personalmente, non avendo mai letto dei risultati scientifici convincenti, mi suscita piu' di una perplessita'. Di solito chi ne fa uso si pone gia' bene dal punto di vista della salute: non fuma, magia sano, fa moto, insomma appartiene a questa categoria di persone". A dire la sua, in questi termini, sull'omeopatia, e' il regista Carlo Verdone, attento osservatore di tic e totem degli italiani e notoriamente 'appassionato' di medicina, al punto che nel marzo 2007 gli e' stata conferito un particolare riconoscimento dall'Universita' degli Studi di Napoli Federico II, una targa che riporta una delle piu' celebri frasi del Giuramento di Ippocrate: "In qualsiasi casa entrero', io vi andro' come sollievo per i malati". Quanto a chi il sollievo lo cerca nell'omeopatia, prosegue Verdone, "spesso sono persone colte o abbastanza colte, leggermente radical chic, in cui risuonano corde un po' new age. Non dico che sia una moda e sono sicuro che continuera', anche perche' alcune sostanze, alcuni integratori sembrano essere efficaci a livello di sollecitazione dell'apparato immunitario, ma bisogna capire bene che risultati ha, quali garanzie offre, ci dovranno spiegare meglio come e se funziona. Comunque si puo' ragionare sull'omeopatia quando il problema non e' grave altrimenti -sottolinea Verdone- si rischia di perdere tempo e intanto la malattia si puo' aggravare. Meglio allora i farmaci tradizionali". "Una persona con una glicemia veramente alta o un forte iperteso che fanno, si affidano all'omeopatia?! I farmaci tradizionali, anche se fanno male ad altre cose, consentono di tenere il problema sotto controllo e persino di curarlo. Io piu' passano gli anni e meno medicine prendo ma ho amici che hanno il colesterolo alto di natura e se gli levi le statine vanno a rischio di problemi cardiaci. Non bisogna abusare neanche dei farmaci tradizionali ma credo che questo ormai si sia capito. Comunque -conclude Verdone- a un forte ansioso, a un depresso grave cosa dai, una spruzzatina di Fiori di Bach sotto la lingua?!".